2 gennaio 2005
Teatro e musica di qualità, per
festeggiare il nuovo anno: ecco la scelta fatta dall’Auditorium Parco della
Musica che, più passa il tempo e si attenuano le polemiche sulla bontà o meno
dell’acustica dell’intero complesso, arricchisce sempre più il cartellone.
Domani si comincia con Il Caso Lombroso, produzione di Musica Per Roma
in collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi, con Massimo Popolizio
e a cura di Claudio Longhi, lavoro sullo scienziato italiano campione di
darwinismo che lasciò discusse tracce nella cultura del primo Novecento,
celebre e terribile, la sua teoria della fisionomica di anarchici e socialisti:
il biglietto costa 10 euro e l’appuntamento è per le 21 alla Sala Petrassi
domani sera.
Martedì sarà la volta del più
importante e storico pianista jazz d’oltrAlpe, Martial Solal, artista che ha
mosso i primi passi, e toccato i primi tasti, addirittura nel ’42 per poi
divenire uno dei musicisti di riferimento per i jazzisti Usa transfughi nel
dopoguerra. Band leader nel ’56, dal ’59 richiesto anche compositore di
colonne sonore, primo tour statunitense nel ’63 che lo consacra definitivamente
come uno degli artisti di riferimento per le nuove generazioni, solido ponte
tra la classicità e l’avanguardia, Martial si esibirà alle 21 alla sala Sino
poli, i biglietti d’ingresso costano 15 e 20 euro.
La sera dell’Epifania, vale a
dire il 6, andrà in scena Presepe vivente e cantante con David Riondino
nei panni del narratore e Stefano Bollani al pianoforte oltre ai cantanti Paolo
Benvegnù, Monica Demuru, Petra Magoni e Mauro Denegali nei panni di quattro
pastori che si interrogano sull’immobilità alla quale sono costretti, neanche
fossero parte integrante del capolavoro bunueliano L’angelo sterminatore, e
il tempo e la sorte che inesorabilmente passano. Senza nulla togliere
all’intero cast, occhio, e soprattutto orecchio, a Benvegnù e alla Magoni e
alla tastiera innovatrice di Bollani: lo spettacolo avrà luogo alle 21 alla
sala Sino poli, i biglietti costano 15 e 20 euro.
Sabato, infine, spazio alle
sonorità più nostre con che il Mediterraneo sia un mare di pace,
concerto di Eugenio Bennato e del suo gruppo, i Taranta Power. Ricercatore tra
cultura e tradizione sin dal ’69, anno in cui fondò la Nuova Compagnia di Canto
Popolare, con i Taranta Power, creati nel ’99 e comprendenti Zaina Chabane
voce, Daniele Brenca basso, Roberto Menonna chitarra battente, Martino De Cesare
chitarra, Samir Toukour voce e darabouka, Mohammed Ezzaime El Alaoui e
Laura Klain tamburelli – quel discorso continua alternando sale da concerti a
aule universitarie chè di musica popolare in Italia pochi ne sanno, e
praticano, come Bennato. Lo spettacolo attuale – 15 euro l’ingresso alle 21
alla Sala Sino poli – vuol essere messaggio di pace e speranza proprio
nell’anno europeo, il 2005, dedicato al Mediterraneo.