IL MATTINO
12/02/2006
La Rosa dei venti soffia su Galassia
Di Donatella Trotta.
Una Galassia Mediterranea. Articolata in tre
costellazioni principali: il tradizionale salone del libro, con la volontà di
dare più spazio agli editori del Sud; una «galassia dei saperi», con un àmbito dedicato specificamente alla formazione, alla scuola
e all’università; e la novità di un festival letterario affiancato all’evento
fieristico, anche oltre la data ufficiale della XVII edizione di Galassia Gutenberg (confermata, come annunciato dal
«Mattino», dal 1° al 4 aprile prossimi a Castel
dell’Ovo, con la parte convegnistica ospitata dal
centro congressi della Federico II in via Partenope), che si svolgerà tra caffé letterari
appositamente allestiti nel limitrofo Borgo Marinari e poi, durante il mese di
aprile, anche nelle altre quattro province campane. «La Rosa dei venti» sarà il
tema-contenitore della nuova formula della fiera napoletana del libro e della multimedialità, fortemente
sostenuta dalla Regione Campania - che ha promosso, tra l’altro, la
costituzione di un comitato tecnico di esperti con la finalità di creare
«sistema» intorno all’evento Galassia, aggregando tutte le energie
intellettuali e imprenditoriali della filiera del libro - nonché dal Comune che
ospita la kermesse. Un titolo ma anche una metafora, anticipa l’editore Franco Liguori, presidente dell’Associazione Galassia Gutenberg, che intende connotare «non solo i quattro punti
cardinali che segneranno le provenienze geografiche di molti degli ospiti
stranieri di questa edizione, ma anche la soggettività
(”io, tu, noi, loro”) che in tempi di spaesatezza
mondiale condiziona le identità multiple di centri e periferie dello scenario geopolitico internazionale». Cuore della «Rosa dei venti»
sarà perciò la sezione dedicata al Mediterraneo e alle sue culture: non a caso,
la «nuova» Galassia Gutenberg sarà dedicata alla
memoria di Samir Kassir, il
giornalista e storico libanese 45enne da sempre impegnato nella campagna contro
i regimi autoritari arabi, assassinato a Beirut il 2 giugno scorso. «Fu proprio
Kassir a inaugurare, l’anno
scorso, la XVI
edizione di Galassia Gutenberg con il convegno sui
rapporti tra letteratura e informazione nei paesi del Mediterraneo, organizzato
in collaborazione con AnsaMed» ricorda ancora Liguori «dando così il via alla sezione ormai permanente
dedicata al Mediterraneo e alle sue culture. In un momento in cui questi temi
sono di drammatica attualità - aggiunge Liguori - vogliamo ricordare l’impegno di Samir Kassir per il dialogo e la
democrazia, pagato con la vita. Malgrado la delicata
situazione del Libano (era stato appena assassinato l’ex premier Rafik Harir), Samir
Kassir aderì infatti con piacere al nostro invito,
dandoci anche un suggerimento: parlare del Mediterraneo che non si racconta». Quest’anno, il convegno inaugurale di Galassia avrà per
titolo «Democrazia e informazione nel mondo arabo». E a discutere di integralismi, censure e regimi (attesa a Napoli la vedova
di Kassir, Gisele Koury, popolare giornalista di «Al Arabija») saranno giornalisti, opinionisti e scrittori
esperti dell’area mediterranea, da Khaled Fouad Allam a Khalid
Chaouki, Ziad Talhouk, Giulio Pecora, Stefano Sieni.
In questo filone, realizzato in collaborazione con AnsaMed,
con la
Fondazione Laboratorio Mediterraneo e con l’università
L’Orientale di Napoli, l’arabista Elisabetta Bartuli - curatrice degli scritti di Samir
Kassir, «figura di spicco nella cultura libanese,
editorialista del quotidiano ”An-Nahar” tra i 63
esponenti dell’informazione caduti nel 2005 per la libertà di stampa», come
ricorda il responsabile di AnsaMed
Enrico Tibuzzi - presenterà il libro-testamento del
giornalista ucciso, L’infelicità araba, appena uscito per Einaudi.
Mentre nella rassegna «Il grande Mediterraneo: dal
dialogo all’alleanza delle grandi civiltà» troverà posto un calendario di eventi, incontri e scambi tra autori e editori del Mare
Nostrum, tra i quali un ciclo dedicato al romanzo arabo, ospitato dal «Caffè letterario arabo», a cura dell’arabista Isabella Camera d’Afflitto, docente all’Università
di Roma La Sapienza
e recentemente premiata dal Grinzane Cavour,
con la partecipazione, tar gli altri, di Rashid Daif, Fuad
Al Tararli e Alia Mamdouh.
Da Castel dell’Ovo, monumento simbolo di Napoli,
proseguirà insomma un ponte ideale tra Italia, Francia e Spagna e gli altri
paesi del Mediterraneo della riva sud, già sperimentato lo scorso anno, con il
coinvolgimento degli editori per esplorare nuovi mercati e per conoscere nuovi autori e culture. «La scommessa coinvolge anche le
donne - aggiunge Maria Liguori
-, tanto che La Rosa
dei venti si declinerà anche al femminile, con la
partecipazione di molte autrici straniere di spicco tra le quali la scrittrice
albanese Ornela Vorpsi,
portata in collaborazione con il Grenoble». In Italia, della Vorpsi Einaudi ha tradotto Il
paese dove non si muore mai. Titolo che suona come un bel viatico per la nuova
edizione di Galassia che, dice il suo patron Franco Liguori,
«malgrado alcune giuste critiche ha conservato in sedici anni una sua funzione
di momento aggregativo forte per la città».