"IL DENARO"

30 maggio 1998

La Sicilia centro del Mare Nostrum

di Michele Capasso

Palermo, 28 maggio 1998. Poche decine di miglia dividono la Sicilia dalla Tunisia, l’Europa dall’Africa, la sponda nord del Mediterraneo da quella del sud. L’isola è geostrategicamente il punto d’incontro tra Unione Europea, Africa, Medio Oriente e Asia. Palermo in questa fine di maggio è sferzata dallo scirocco: a stento ci si può riparare. Nella città senza sole l’umidità grigio sporco è vinta solo dalle facciate gotiche, dalle geometrie degli edifici arabo-normanni e dal dispiegarsi dei palmizi.La Sicilia ha donato alla letteratura italiana grandi nomi: Verga, Quasimodo, Pirandello, Tomasi di Lampedusa…Sembra che la sua natura selvaggia e la sua fibra dolente e fiera abbiano adottato la letteratura come mezzo privilegiato di sintesi e di espressione. In altri casi è stata la mafia o il banditismo a farla da padrone. Entrambi i casi sono segnali di protesta e ribellione. Palermo è cresciuta. Oggi è tra le grandi città del Mediterraneo, con i soliti orrori dell’edilizia della nostra epoca che ne hanno trasfigurato il volto. Goethe nel suo "Viaggio in Italia" descrive i vicoli di una città decadente che oggi lotta per la sua rinascita, pur tra mille difficoltà. Nell’albergo più antico, il Grand hotel et des Palmes, si leggono i versi di un poeta locale: "…Cent’anni di vita un sogno / tarda è la notte ormai / la lampada si spegne / a noi non resta che fermarci / al limite dell’ombra". Nella stanza 224 dello stesso hotel nel 1933 si suicidò il francese Raymond Roussel sognando l’Africa vicina. In questi giorni Palermo è protagonista della politica mediterranea. Mentre nei giorni scorsi, a Malta, si è costituito il "Parlamento euromediterraneo" che si riunirà in ottobre a Bruxelles con l’obiettivo di stimolare il partenariato euromediterraneo iniziato a Barcellona nel 1995, il 30 maggio si riuniscono a Palermo i Presidenti dei Parlamenti dei 27 Paesi partecipanti al Processo di Barcellona. Luciano Violante propone di consolidare e istituzionalizzare questa esperienza dando vita ad iniziative a favore dei giovani, come quelle proposte al II Forum Civile Euromed di Napoli. Il 2 giugno – sempre a Palermo – per iniziativa di Giuseppe Drago, Presidente della Regione Siciliana, e Vannino Chiti, Presidente della Regione Toscana, si incontrano i responsabili delle principali Regioni e Città euromediteranee. L’obiettivo è asserire a livello istituzionale il ruolo del Comitato delle Regioni per ciò che concerne lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e ribadire dunque il proposito di partecipare attivamente alla costruzione del Mediterraneo quale area di pace, prosperità e stabilità, contribuendo allo sviluppo delle strutture di cooperazione nel campo economico, culturale e delle infrastrutture, estendendo la rete di cooperazione interregionale, sviluppando rapporti a favore del dialogo e della cooperazione tra le due sponde. Le sculture rinascimentali e i vasti saloni rococò con il busto di Wagner del Grand hotel et des Palmes sono tirati a lucido: il 3 e 4 giugno, in questo albergo e in altri della città, arriveranno le delegazioni guidate dai Ministri degli Affari Esteri di 27 Paesi per la Conferenza Euromediterranea di metà percorso. Un’occasione importante per l’Italia per dare impulso al Processo di Barcellona che, negli ultimi tempi, ha incontrato non poche difficoltà. Una coincidenza importante è quella che la Conferenza capiti dopo pochi mesi dal II Forum Civile Euromed svoltosi a Napoli lo scorso dicembre. In quell’occasione 2248 rappresentanti di organismi della Società Civile e delle Istituzioni provenienti da 36 Paesi si sono confrontati in 11 sessioni ed oltre 50 temi di lavoro proponendo, per la prima volta, 86 progetti concreti con l’indicazione degli organismi proponenti e delle risorse individuate: un vero e proprio "prontuario" della Società Civile che costituirà la base per alcune delle riflessioni e conseguenti decisioni dei Ministri partecipanti alla Conferenza di Palermo. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha pubblicato, infatti, nei giorni scorsi il rapporto sul II Forum Civile Euromed, un volume di circa 1000 pagine stampato in 8000 esemplari e tradotto in 5 lingue (incluso l’arabo): un impegno notevole, portato a tempo in breve tempo proprio per comunicare, in occasione di questi importanti eventi, le proposte (raccomandazioni e progetti) scaturite dalla Società Civile. Dalla Sicilia a Parigi. Il 6 giugno la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e l’Università Euro-Mediterranea Itinerante organizzano la prima celebrazione dell’800° anniversario della morte di Averroè – uno dei primi progetti proposti durante il II Forum Civile Euromed ad essere realizzati e le cui le tappe successive saranno Cordova, il 26 settembre, e Bologna, il 23 ottobre –, il grande filosofo andaluso le cui idee influenzarono il pensiero dell’Europa medievale e il ruolo che essa rivestì per profondere la legittimità della riflessione filosofica e della ricerca scientifica. La speranza è che le scelte politiche di Palermo possano consolidare un vero partenariato egualitario per avvicinare le due rive del Mediterraneo, contro l’intolleranza e l’ignoranza, così come con grande lungimiranza Averroè aveva previsto più di 8 secoli fa.