"IL DENARO"

12 aprile 1997

Per un’Europa mediterranea*

di Michele Capasso

Lunedì 7 aprile 1997. I collegamenti aerei dall’Italia per Strasburgo sono già rari e difficili, figuriamoci quando a questo si aggiunge lo sciopero dei trasporti ed altri imprevisti. Con pacchi pieni di libri ed opuscoli invadiamo il volo Milano-Napoli per poi proseguire verso Strasburgo in auto, sotto l’auspicio di un tiepido e gradevole sole primaverile.

Svizzera, Germania, Francia. Frontiere. Sempre e ancora frontiere. Non ho mai capito veramente – ed ora più che mai, forse per l’estenuante e interminabile viaggio – perché il Parlamento Europeo necessiti di due sedi. Circa quattromila persone ogni mese si muovono per recarsi nella città francese, accompagnati da "cantine" di ferro contenenti documenti che vengono trasferiti dalla sede di Bruxelles a quella di Strasburgo. Sono i misteri del complesso equilibrio diplomatico che noi poveri mortali forse non capiremo mai. 20 miliardi di lire al mese per "spostare" persone che potrebbero "assestarsi" in un unico luogo.

È in questa sede che presentiamo il II Fòrum Civil Euromed ed il libro "Verso un nuovo scenario di partenariato euromediterraneo" tradotto in sei lingue.

Con Baltasar Porcel, presidente dell’Institut Català de la Mediterrània, affanniamo: le distanze nell’edificio del Parlamento Europeo sono enormi, ci sottopongono a maratone forzate per raggiungere il Salon Bleu, la sala della conferenza stampa e l’ufficio del Presidente del Parlamento Europeo, José Maria Gil Robles. Quest’ultimo riceve la nostra delegazione composta dagli onorevoli Claudio Azzolini e Joan Vallvé, da Baltasar Porcel e da chi scrive, riconoscendoci il merito di aver promosso un’indispensabile azione di coinvolgimento della Società Civile nel partenariato euromediterraneo. Il Presidente Gil Robles ci assicura la sua presenza al II Fòrum Civil Euromed per testimoniare la volontà del Parlamento europeo a sostegno della costruzione di una futura Europa centrata anche sul Mediterraneo.

Salon Bleu. Ore 20. Oltre 300 parlamentari europei ascoltano le nostre proposte, anche in vista della II Conferenza Euromediterranea di Malta del 15 e 16 aprile prossimo.

Joan Vallvé esprime apprezzamento per le attività dell’Institut Català de la Mediterrània e della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, frutto di un accordo pluriennale di collaborazione. Queste Istituzioni dovrebbero essere partner indispensabili dell’Unione Europea – continua Vallvé – per sostenere e perpetuare il dialogo della Società Civile così come proposto ai Ministri che si riuniranno a Malta nei prossimi giorni. In questo senso, l’importanza del II Fòrum Civil Euromed è essenziale per attuare, in sinergia con gli organi operativi dell’Unione Europea, progetti operativi.

Claudio Azzolini, a proposito della politica e del ruolo dell’Unione Europea nell’area mediterranea, sottolinea l’imprenscindibilità di un partenariato euromediterraneo soprattutto per la futura stabilizzazione dei Paesi dell’Europa centrale, orientale e sud occidentale. Per avvalorare le tesi e le conclusioni della Dichiarazione di Barcellona al fine di intraprendere una politica globale articolata e completa del Mediterraneo, c’è bisogno di un luogo di incontro e confronto permanente. In questo senso, – ha affermato Azzolini – il II Fòrum Civil Euromed è un insostituibile quanto impareggiabile strumento attuativo della politica mediterranea dell’Unione Europea. La presenza della Società Civile può introdurre un diverso rapporto nell’associazione euromediterranea. Il II Fòrum – conclude Azzolini – produrrà grande interesse in tutti i campi "offrendo ad attori – non a comparse – della Società Civile la possibilità di dare un contributo essenziale per riancorare l’Europa al Mediterraneo".

Baltasar Porcel illustra le motivazioni del I Fòrum svoltosi a Barcellona. Nato come luogo di incontro della Società Civile euromediterranea, il I Fòrum ha rafforzato i propositi manifestati durante la Conferenza Euromediterranea dell’Unione Europea che lo ha preceduto. Oltre mille rappresentanti della Società Civile sono stati coinvolti per dar vita ad una piattaforma indispensabile al completamento degli obiettivi proposti dall’Unione Europea e dai suoi partner mediterranei. Porcel elenca le 11 sessioni di lavoro a carattere interdisciplinare attraverso cui si è strutturato il I Fòrum e sottolinea come ciascun forum abbia identificato e raccolto una grande serie di progetti di collaborazione, interscambio e applicazioni pratiche: circa 200 raccomandazioni, proposte e progetti attraverso i quali si è contribuito a rafforzare il programma euromediterraneo.

Chi scrive ha lanciato un appello ai parlamentari europei presenti affinché si adoperino per la costruzione di un’entità istituzionale europea capace di ampliarsi sia ad Est che a Sud: è necessaria la partecipazione di tutti al fine di "consolidare" l’Europa attuale per "costruire" l’Europa del terzo millennio. Per fare questo occorre l’impegno di tutti ed una dedizione al "bene comune europeo". L’alternativa è ritrovarsi con un cumulo di macerie: soprattutto nell’area mediterranea. La scelta di edificare un’Europa mediterranea è dunque l’alternativa.

Concludo il mio intervento illustrando gli aspetti operativi del II Fòrum Civil Euromed che rappresenta la seconda iniziativa – nell’ambito euromediterraneo – che coinvolge i diversi settori della Società Civile. Saranno rappresentati oltre 38 Paesi con una notevole presenza delle società mediterranee: i partecipanti verranno scelti tenendo conto della loro condizione di membri rappresentativi di reti. Essi saranno i portavoce delle proposte e dei progetti inerenti il settore di provenienza. Per questa ragione, a seconda dei settori, e per conseguire una maggiore operatività, si ricorrerà anche a rappresentanti di Istituzioni pubbliche con capacità decisionale. L’impostazione del II Fòrum vuole evidenziare la necessità di realizzare un’interdipendenza in ambito economico, territoriale e socio-culturale. Di conseguenza, le sessioni di lavoro saranno interdisciplinari e svolte con esperti in diversi campi e con differenti capacità di attuazione, cercando di realizzare o rispettare la complementarità delle proposte. La finalità del II Fòrum Civil Euromed non è quella di realizzare un grande seminario né tanto meno una riflessione erudita, bensì quella di presentare progetti di cooperazione "nord-sud" e, specialmente, "sud-sud": in pratica tutti quelli identificati a partire dai loro strumenti operativi e dalle proposte dei diversi rappresentanti della Società Civile. Durante il Fòrum saranno analizzate le linee di cooperazione decentralizzata già esistenti, procedendo allo stesso tempo all’illustrazione di nuove iniziative, con l’obiettivo di presentarle davanti alle Commissioni comunitarie e ad altre Istituzioni competenti. L’elaborazione delle conclusioni del II Fòrum Civil Euromed è affidata al Gruppo internazionale di coordinatori, formato dai relatori, dai segretari generali e dagli assistenti di ciascuna sessione degli 11 forum.

I contenuti del I Fòrum Civil Euromed di Barcellona sono stati raccolti nel libro "Verso un nuovo scenario di partenariato mediterraneo", pubblicato in sei lingue (catalano, spagnolo, italiano, francese, inglese e arabo). Oltre a Strasburgo, il testo è stato presentato a Barcellona, Madrid, Arles, Tunisi, Gerusalemme; prossimamente sarà presentato in altre città quali Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo, Bruxelles, Ljubljana, Genova, Firenze e Venezia.

Il Fòrum Civil Euromed ha generato una serie di forum settoriali svoltisi a Barcellona, Napoli ed altre città: il prossimo si svolgerà a Malta dall’11 al 13 aprile: in questa occasione il Comitato internazionale del Fòrum presenterà un documento – contenente le linee strategiche per il futuro del partenariato – che sarà presentato alla Conferenza Euromediterranea che si terrà sempre a Malta il 15 e 16 aprile prossimi.

Comunicato stampa del Parlamento europeo del 9 aprile 1997

Martedì 8 aprile 1997 Strasburgo, nel Salon Bleu del Parlamento Europeo, la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e l’istituto Català de al Mediterrània di Barcellona hanno presentato il II Fòrum Civil Euromed che avrà luogo in Italia alla fine del 1997. In tale occasione è stato presentato i libro "Verso un nuovo scenario di Partenariato euromediterraneo". edito della Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Il testo è una "grande radiografia" del Mediterraneo e contiene le riflessioni e le proposte di oltre 1200 esperti provenienti dai 34 Paesi intervenuti al I Fòrum Civil Euromed, svoltasi a Barcellona in sessione plenaria il 29-30 novembre e 1° dicembre 1995.

Alla cerimonia di Strasburgo sono intervenuti più di 300 europarlamentari. Claudio Azzolini presidente del gruppo Upe, Joan-Vallvé, eurodeputato della Spagna, Guido Podestà. vice presidente del Parlamento europeo, Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, e Baltasar Porcel, presidente dell’Institut Català de la Mediterrània di Barcellona sono intervenuti illustrando le motivazioni e le modalità di svolgimento del II Fòrum Civil Euromed.

La presentazione si è conclusa con la degustazione dei prodotti tipici della Catalogna e delle Regioni Piemonte, Sicilia e Campania che ospiteranno gli undici forum previsti con le relative sessioni di lavoro.

Il II Fòrum Civil Euromed si svolgerà in una nuova sessione plenaria in Italia nel mese di dicembre 1997. Più di duemila esponenti della Società Civile – istituzioni, organizzazioni, associazioni di donne, sindacati, associazioni di emigranti, camere di commercio, università, centri di ricerca, mezzi di comunicazione, regioni, città, imprese, organizzazioni non governative, sindacati ed associazioni agrarie – si confonderanno su tematiche inerenti il partenariato euromediterraneo. Scopo principale del II Fòrum Civil Euromed è quello di esaminare, valutare ed esaltare le potenzialità dell’Italia nell’ambito euromediterraneo con particolare riferimento al Mediterraneo Centrale.