La Fondazione Laboratorio Mediterraneo

1. Premessa

Il Mediterraneo, punto d'origine della civiltà neolitica1, dell'urbanizzazione e della scrittura, ha visto nel corso del tempo lo sviluppo di regni ed imperi durante i quali si sono formate, attraverso interferenze e scambi, le culture originali che hanno dato una svolta radicale allo sviluppo della civiltà umana.

Intorno al Mediterraneo si sono costituiti due grandi orientamenti spirituali, entrambi fondamentali ma contraddittori.

Il primo è il monoteismo religioso, che raccoglie inizialmente, in forme originali, le eredità culturali dalla Mesopotamia all'Egitto (monoteismo biblico), per poi inglobare la coscienza morale greca (monoteismo cristiano) e quindi assorbire i vasti orizzonti culturali che l'espansione araba — riprendendo e completando il tentativo di Alessandro il Grande — permette di raccogliere dall'India all'Arabia. Il secondo è una riflessione per concetti invece che per miti, fondatrice di una cultura del "no" (Erodoto e Talete iniziano con dichiarazioni di rifiuto quali punto di partenza della ricerca per l'uno e della speculazione per l'altro) che, ereditata dall'Europa al tempo della sua nascita economica e culturale (da Carlo Magno al Rinascimento), resterà il propulsore dell'innovativa europea.

Alla cultura mediterranea del "no" (della riflessione critica e dell'indipendenza) tutte le altre civiltà contrappongono una cultura del "sì" (della verità e dell'obbedienza), che appunto l'altro orientamento spirituale ha conservato nella tradizione mediterranea. Il punto d'incontro tra le due tradizioni avviene prima del sorgere del Cristianesimo, nella sintesi ellenistica e per opera di Platone che pone un termine alla filosofia della polis (fondata sull'indipendenza della riflessione individuale e l'eguaglianza oligarchica o democratica) — incarnata dai sofisti — e riafferma un mondo del "sì", della verità, che egli oppone al mondo fallace e fugace della doxa.  Attraverso Platone ed Aristotele le due correnti fondamentali del pensiero mediterraneo si riuniscono.

L'unità che così è stabilita sarà conservata attraverso tutte le vicende storiche che vedranno il trionfo del Mediterraneo con gli imperi romano, bizantino e islamico, il risorgere della società europea e lo splendore delle sue repubbliche fin quando lo spostamento del centro economico verso l'Atlantico porterà il Mediterraneo a un declino.

Attualmente, l'orientamento dell'asse economico verso il Pacifico, insieme ai processi di globalizzazione del mondo moderno, offrono al Mediterraneo un'occasione per ritrovare una sua nuova e originale posizione.

Questo però a condizione che il Mediterraneo venga visto nella sua interezza, non parzialmente per settori regionali o per settori categoriali.

2. Finalità

Sulla base di queste premesse:

2a. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo si pone come attivatrice originale della Società Civile del Mediterraneo per un effettivo dialogo culturale tra tutti i popoli che vi convergono direttamente, con particolare riguardo al Sud-Est europeo ed ai Paesi della sponda del Sud che, per vicende storiche, sono rimasti in una posizione secondaria sul piano della cultura e della politica internazionale degli ultimi secoli.

Non si può concepire seriamente un'età postcoloniale senza sentire profondamente l'unità che lega tutti i Paesi del Mediterraneo, qualunque sia il loro grado di sviluppo sociale ed economico. In mancanza di questa visione unitaria e di un'azione unitaria conseguente, molti Paesi del Mediterraneo troveranno assai difficile uscire dalla situazione in cui sono caduti nel periodo in cui erano più oggetto che soggetto della storia (tratta degli schiavi, colonialismo, sfruttamento straniero delle risorse naturali ed umane per il Sud; stagnazione sotto grandi imperi e poi condizioni di sottosviluppo per il Sud-Est).

Per superare definitivamente l'attuale fase e arrivare alla piena partecipazione egualitaria è necessaria una rivoluzione delle coscienze, basata sul riconoscimento della parte avuta da quei Paesi nella storia comune, e una rivoluzione politica che esca dalla pratica di assistenza diretta o indiretta per entrare nella logica di un partenariato vero, capace di riscoprire e rispettare l'individualità storica di tutti i popoli mediterranei e le loro originalità culturali al fine di stabilire forme associative assolutamente egualitarie.

2b. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo, attraverso il programma "Labmed patrimonio culturale", decide di procedere — con tutti i mezzi che oggi l'informatica e gli altri metodi di raccolta, analisi e catalogazione concedono — ad una generale e sistematica inventariazione del patrimonio ereditato.

In conseguenza delle civiltà che si sono succedute, il Mediterraneo costituisce un museo vivente, ricco di un patrimonio palese, interrato o sommerso, che da oltre un secolo la ricerca riporta alla luce, recupera e quando può restaura.

L'inventario di tale patrimonio non supererebbe il valore di repertorio se restasse una semplice banca dati, senza un'elaborazione approfondita e rivolta ad una visione unitaria. Se importanti istituti di ricerca hanno proceduto ad elaborazioni parziali e la critica storica ha presentato visioni unitarie dello sviluppo di alcune regioni o di alcune civiltà, non sono state ancora messe in rilievo le costanti culturali che attraverso il tempo e lo spazio si possono cogliere nei motivi, nei contenuti mitologici e leggendari.

La messa in rilievo, l'illustrazione e se possibile la spiegazione dell'unità culturale mediterranea che sottostà a tanta diversità di culture nel corso storico mancano tuttora di una ricerca sistematica che abbia un metodo proprio. Uno degli obiettivi prioritari della Fondazione Laboratorio Mediterraneo è quello di ricostruirla.

2c. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo intende affrontare — con spregiudicatezza teorica, approfondimento storico e chiarezza critica — i temi che sono alla base della convivenza civile; guardare alla interazione individuo-ambiente negli attuali assetti sociali; individuare le problematiche che sono alla radice dei conflitti.

2d. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo realizza le finalità indicate in sinergia con la rete "Labmed".

3. Obiettivi

Gli obiettivi della Fondazione Laboratorio Mediterraneo sono:

a)           Contribuire alla diffusione di un "concetto mediterraneo" per affermare un'identità e una cultura mediterranea nel rispetto e nella valorizzazione di ciascuna specifica identità.

b)           Rafforzare la Società Civile dei Paesi euromediterranei promuovendo le culture, il dialogo, il pluralismo e la democrazia.

c)           Individuare e monitorare le necessità della Società Civile dei Paesi euromediterranei per definirle in progetti ed azioni concrete istituendo una banca dati e diffondendo i risultati in un rapporto annuale.

d)           Promuovere la complementarità economica tra Regioni e Paesi euromediterranei.

e)           Valorizzare il patrimonio culturale del Mediterraneo: artistico, archeologico, architettonico, ambientale.

f)  Studiare gli attuali assetti sociali dei Paesi del Mediterraneo, nonché le interazioni tra individui e individuo-ambiente, per promuovere azioni di sviluppo sociale, benessere e miglioramento della qualità della vita.

4. La Fondazione

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo, nata a Napoli nel 1994, è Ente morale a struttura internazionale senza fini di lucro ai sensi degli artt. 12 c.c. e 14, D.P.R. 616/77.

Presidente

Michele Capasso

Il Comitato Esecutivo

Caterina Arcidiacono, Claudio Azzolini, Michele Capasso,
Biagio de Giovanni, Shmuel Hadas, Predrag Matvejevic
;,
Nullo Minissi, Enrico Vinci

Il Comitato Scientifico Internazionale

01.   BRAHIM ALAOUI (Marocco)

        Storico dell'arte

02.   WIJDAN ALI (Giordania)

        Vicepresidente del Jordan Institute of Diplomacy di Amman

03.   KHALED FOUAD ALLAM (Algeria)

        Scrittore, docente di Storia e Istituzioni del mondo arabo

04.   LUIGI AMBROSI (Italia)

        Presidente della Comunità delle Università Mediterranee (CUM)

05.   CATERINA ARCIDIACONO (Italia)

        Psicologa, psicoanalista, docente di Psicologia di Comunità

06.   JUAN ARIAS (Spagna)

        Giornalista e saggista

07.        MOHAMMED ARKOUN (Francia)

        Docente di Storia e Filosofia del mondo arabo e di Islamistica

08.   MAURICE AYMARD (Francia)

        Storico, direttore della Maison des Sciences de l'Homme di Parigi

09.   NADIR AZIZA (Tunisia)

        Rettore dell'Università Euro-Mediterranea Itinerante di Parigi

10.   CLAUDIO AZZOLINI (Italia)

        Giornalista, manager, deputato europeo

11.   GIDEON BACHMANN (USA - Israele)

        Giornalista, critico cinematografico

12.   PAUL BALTA (Francia)

        Specialista del Mediterraneo, scrittore

13.   BIAGIO BANDIERA (Italia)

        Coordinatore generale di ATENA

14.   CORRADO BEGUINOT (Italia)

        Docente di Urbanistica all'Università 'Federico II' di Napoli

15.   FETHI BENSLAMA (Tunisia)

        Psicoanalista, direttore della rivista 'Intersignes'

16.   FAROUK MARDAM BEY (Francia)

        Direttore della Biblioteca dell'Istituto del Mondo Arabo di Parigi

17.   ROBERTO BIXIO (Italia)

        Speleologo

18.   REMO BODEI (Italia)

        Filosofo

19.   CHARLES BONN (Francia)

        Direttore del Centro Internazionale di Lingue, Letterature e Istituzioni
dei paesi francofoni all'Università di Paris Nord

20.   FERID BOUGHEDIR (Tunisia)

        Regista

21.   MATILDE CALLARI GALLI (Italia)

        Docente di Antropologia culturale all'Università di Bologna

22.   GIUSEPPE CAMPIONE (Italia)

        Docente di Geografia politica e di Economia all'Università di Messina

23.   MICHELE CAPASSO (Italia)

        Architetto e ingegnere, docente e specialista del Mediterraneo

24.   FRANCO CARDINI (Italia)

        Docente di Storia medievale

25.   VITTORIO CASTELLANI (Italia)

        Fisico, docente all'Università di Pisa, membro Commissione Nazionale Cavità Artificiali

26.   CLELIA CERQUA SARNELLI (Italia)

        Docente, già preside della Scuola di Studi Islamici
dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli

27.   MAURO CERUTI (Italia)

        Filosofo, docente di Epistemologia, direttore della rivista 'Pluriverso'

28.   VINCENZO CONSOLO (Italia)

        Scrittore

29.   GIORGIO CONTI (Italia)

        Docente di Urbanistica all'Università di Ancona

30.   BIAGIO DE GIOVANNI (Italia)

        Filosofo, deputato europeo, già rettore dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli

31.   ERRI DE LUCA (Italia)

        Scrittore

32.   FRANCESCO D'EPISCOPO (Italia)

        Docente di Letteratura italiana all'Università degli Studi di Napoli 'Federico II'

33.   ASSIA DJEBAR (Algeria)

        Scrittrice, regista

34.   JOAQUIN ESTEFANIA (Spagna)

        Giornalista, scrittore

35.   THIERRY FABRE (Francia)

        Scrittore

36.   SILVIO FERRARI (Italia)

        Traduttore, docente

37.   ENRICO FERRI (Italia)

        Docente all'Istituto Universitario 'Suor Orsola Benincasa' di Napoli

38.   GRAZIA FRANCESCATO (Italia)

        Presidente del WWF Italia

39.   MARIA TERESA GIAVERI (Italia)

        Docente di Letteratura comparata all'Istituto Universitario Orientale di Napoli

40.   ARMANDO GNISCI (Italia)

        Docente di Letteratura comparata all'Università 'La Sapienza' di Roma

41.   LOUIS GODART (Francia)

        Accademico dei Lincei, docente di Filologia micenea
all'Università 'Federico II' di Napoli

42.   GIUSEPPE GOFFREDO (Italia)

        Giornalista

43.   JOSÉ LUIS GOTOR (Spagna)

        Saggista, giornalista, docente di Lingua e Letteratura spagnola
all'Università 'Tor Vergata' di Roma

44.   JUAN GOYTISOLO (Spagna)

        Scrittore

45.   NEDIM GÜRSEL (Turchia)

        Scrittore, docente di Letteratura turca all'Università 'La Sorbonne Nouvelle' di Parigi

46.   GUY HAARSCHER (Belgio)

        Docente alla Libera Università di Bruxelles

47.   SHMUEL HADAS (Israele)

        Giornalista, già ambasciatore di Israele presso la Santa Sede

48.   TAHAR BEN JELLOUN (Marocco)

        Scrittore

49.   ISMAIL KADARÉ (Albania)

        Scrittore

50.   EDWAR AL KARRAT (Egitto)

        Scrittore, traduttore

51.   BICHARA KHADER (Palestina)

        Docente all'Università Cattolica di Louvain, direttore del CERMAC

52.   MOHAMED KNIDIRI (Marocco)

        Rettore dell'Università 'Cadi Ayyad' di Marrakech,
già Ministro dell'Istruzione del Marocco

53.        DIMOSTHENIS KOURTOVIK (Grecia)

        Scrittore

54.   RAFFAELE LA CAPRIA (Italia)

        Scrittore

55.   COSIMO LACIRIGNOLA (Italia)

        Direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM) di Valenzano (Bari)

56.   PIETRO LAUREANO (Italia)

        Architetto, scrittore, consulente dell'UNESCO

57.   DONATO LAURIA (Italia)

        Docente di Patologia ambientale

58.   UGO LEONE (Italia)

        Docente di Politica dell'ambiente all'Università 'Federico II' di Napoli

59.   EDUARDO LOURENÇO (Portogallo)

        Filosofo, saggista, scrittore

60.   GIUSEPPE LUONGO (Italia)

        Vulcanologo, docente all'Università 'Federico II' di Napoli

61.   CLAUDIO MAGRIS (Italia)

        Scrittore, docente di Lingua e Letteratura tedesca all'Università di Trieste

62.   IGOR MAN (Italia)

        Giornalista, scrittore, esperto di problemi mediorientali

63.   GERARDO MAROTTA (Italia)

        Filosofo, presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

64.   ARMANDO MAURO (Italia)

        Membro dell'International Decade for Natural Disaster Reduction
(IDNDR - Nazioni Unite)

65.   PIERRE MERTENS (Belgio)

        Docente all'Istituto di Sociologia, Centro di Sociologia della Letteratura
della Libera Università di Bruxelles

66.   PREDRAG MATVEJEVIC: (Croazia)

        Scrittore, slavista, docente all'Università 'La Sapienza' di Roma, presidente
del Comitato Scientifico Internazionale della Fondazione Laboratorio Mediterraneo

67.   NULLO MINISSI (Italia)

        Docente di Filologia slava, già rettore dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli

68.        ANTONELLO MONACO (Italia)

        Architetto, presidente dell'Istituto per l'Architettura del Mediterraneo

69.   MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN (Spagna)

        Poeta, scrittore, saggista

70.   EDGAR MORIN (Francia)

        Filosofo, sociologo della contemporaneità, direttore di ricerca al CNRS

71.   ERIC NAULLEAU (Francia)

        Direttore della rivista mediterranea 'Incom'

72.   OSCAR NICOLAUS (Italia)

        Psicologo, CNR

73.   VITTORIO NISTICÒ (Italia)

        Giornalista

74.   ENZO NOCIFORA

        Docente all'Università 'La Sapienza' di Roma, presidente dell'IRSEA

75.   MAURIZIO PASINI (Italia)

        Presidente della Comunità Mediterranea dei Trasporti

76.   ANNA MARIA PERCAVASSI (Italia)

        Presidente dell'Associazione Alpe Adria Cinema

77.   GIOVANNI PIERACCINI (Italia)

        Presidente della Fondazione Romaeuropa

78.   ROBERTO PIRZIO-BIROLI (Italia)

        Architetto, studioso dell'architettura del paesaggio mediterraneo

79.   FRANCA PIZZINI (Italia)

        Sociologa, docente all'Università di Milano,
Centro Interdipartimentale Studi e Ricerche sulle diseguaglianze sociali

80.   BALTASAR PORCEL (Spagna)

        Scrittore, presidente dell'Institut Català de la Mediterrània

81.   GIUSEPPE REALE (Italia)

        Presidente del Centro Francescano di Cultura 'Oltre il Chiostro'

82.   LUAN REXHA (Italia)

        Giornalista, responsabile dell'Agenzia ANSA di Parigi

83.   MAHMOUD SALEM ELSHEIKH (Italia)

        Filologo, responsabile di ricerca del CNR

84.   BOUBOU SALL (Mali)

        Docente universitario, direttore dell'Istituto di Ricerca sui Problemi del Terzo Mondo

85.   FERNANDO SAVATER (Spagna)

        Scrittore, docente di Etica all'Università Complutense di Madrid

86.   IBRAHIM SPAHIC: (Bosnia)

        Storico dell'arte, presidente dell'International Center for Peace di Sarajevo

87.   LUAN STAROVA (Macedonia)

        Scrittore, ambasciatore della Repubblica di Macedonia in Francia

88.   LUCIANA STEGAGNO PICCHIO (Italia)

        Docente di Lingua e Letteratura portoghese all'Università di Roma 'La Sapienza'

89.   SALAH STÉTIÉ (Libano)

        Saggista, poeta, già ambasciatore del Libano a Parigi

90.        ABDERRAHMAN TENKOUL (Marocco)

        Docente di Letterature francofone all'Università di Fez e all'Università di Paris Nord

91.   ABDELAZIZ TOURI (Marocco)

        Archeologo, membro della Commissione UNESCO per la definizione e la tutela del patrimonio culturale mondiale

92.   VASSILI VASSILIKOS (Grecia)

        Scrittore

93.   ENRICO VINCI (Italia)

        Docente di Diritto comunitario, già segretario generale del Parlamento Europeo

94.   EGI VOLTERRANI (Italia)

        Architetto, traduttore, scrittore

1I più la riportano alle falde del monte Zagros, mentre Jacques Cauvin in Naissance des divinités, Naissance de l'agriculture (Paris, 1994) la colloca con solidi argomenti nel Vicino Oriente.

2Nullo Minissi, Il sandalo di Socrate, 'La parola del passato', 237, 1987.