Progetti

2.2/A Euromed City - Rete delle città del Mediterraneo (7)

Istituire una rete composta da 30/40 città che si affacciano sul Mediterraneo, per affrontare e risolvere insieme le problematiche comuni come già avvenuto per Eurocity (Consorzio delle città europee).

La Rete si propone di

·   Istituire la "Carta delle città del Mediterraneo".

·   Creare opportunità di confronto fra gli operatori e gli studiosi dei fenomeni delle città mediterranee nel quadro dei programmi MEDA.

·   Mettere a punto strumenti di "lettura delle città", dei bisogni dei loro abitanti attraverso metodologie attive e partecipate di ricerca, capaci di raccogliere informazioni concernenti gli aspetti strutturali (quadro territoriale-paesaggistico), sociali (organizzazione del lavoro, occupazione, processi migratori etc.) e antropologici-relazionali (senso di appartenenza, senso di comunità, livelli di benessere e qualità di vita, etc.) delle città.

·   Incrementare processi di scambio e comunicazione delle competenze e risorse per una buona amministrazione.

·   Attivare e diffondere strumenti e metodologie di partecipazione attiva, favorendo un processo di self-empowerment dei cittadini, che permetta l'inserimento degli stessi nel governo delle città.

·   Istituire la Carta delle città europee legate al Mediterraneo per vie d'acqua (canali, fiumi, lagune).

·   Creare metodologie in grado di recuperare le opere di ingegneria idraulica legate alle attività portuali e di navigazione fluvio-marittime.

·   Valorizzare il patrimonio culturale (artistico, ambientale, architettonico e archeologico) delle città per sviluppare l'offerta turistico-culturale anche attraverso il recupero dei centri storici.

·   Accrescere le competenze per la risoluzione dei conflitti nel governo delle città anche attraverso l'istituzione di nuove professionalità mediante

    a) corsi di formazione di operatori sociali e/o di volontari e operatori di associazioni e istituzioni presenti nel territorio per favorirne lo sviluppo;

    b) l'organizzazione di una conferenza sui seguenti elementi di possibile conflitto protezione delle aree costiere, grandi infrastrutture stradali, rifiuti solidi, insediamenti industriali, aeroporti;

    c) l'organizzazione di workshop su ciascun aspetto con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.

Per l'attuazione di questo progetto si sono al momento proposte le Città di Napoli, Livorno, Genova, Alessandria d'Egitto, Trieste, la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, l'Università di Bologna, l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", la Società italiana di Psicologia di Comunità, il CSI Piemonte, l'Istituto S. Neaman di Haifa (Israele), l'Istituto di Ricerche sull'Economia Mediterranea, Faculty of Engineering of Cairo University, Technion Israel Institute of Technology, Ecole Polytechnique de Tunisie, University of Split, University of Malta, Ecole Superiéur de Technologie de Agadir, Faculté des Sciences Université Ibnou Zohr de Agadir, Universitat Politecnica de Catalunya, Università Vladimir Bakaric di Rijeka, Università di Torino, National Technical University of Athens, Université des Sciences et de la Technologie de Algérie, Observatori Interarts e la Città di Vilanova i La Geltrúd.

2.2/B Ricerca sulla sicurezza e sulla qualità della vita urbana (8)

Attuare una ricerca-intervento per implementare azioni delle città tese al miglioramento della qualità della vita urbana, sviluppando strategie di vivibilità, sicurezza e benessere dei cittadini.

Identificare i fattori che nelle città mediterranee influenzano e determinano i vissuti di sicurezza degli abitanti, dei turisti e degli immigrati, al fine di individuare indicatori della vita urbana predittivi di sicurezza e costruire misure di protezione effettive ed efficaci, conoscendo come avviene la costruzione del senso di sicurezza e gli elementi che vi concorrono nella vita delle città (tassi di criminalità, paura di aggressione, rumori, stress, degrado, percezioni, attribuzioni soggettive e rappresentazioni della sicurezza, etc.) ciò al fine di approntare progetti e azioni per una miglior qualità della vita urbana.

Si sono proposti per la realizzazione del progetto il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino in collaborazione con l'Università René Descartes — Paris V, la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Amministrazioni locali e Università ad esse collegate.

2.2/C Progetto pilota sui centri medi e piccoli delle aree interne (9)

Attuare un progetto pilota per focalizzare l'attenzione sui centri medi e piccoli nelle aree interne, in relazione alla integrazione delle politiche di sviluppo industriali con piani territoriali regionali e la contemporanea crescita delle aree metropolitane prive di qualità urbana.

In particolare si ritiene significativo lo studio delle piccole città arabe, trasformatesi in quartieri dormitorio delle megalopoli prive di servizi e di qualità urbana.

Si prevede

·   l'attivazione di una competizione delle università mediterranee per la pianificazione degli spazi pubblici nei villaggi arabi nell'area prescelta di Bika'at Beit Hekerem (Israele) aperta alle principali università.

Per l'attivazione di questo progetto si sono al momento proposti il Local Town Planning & Building Commission (Carmiel, Israele), Faculty of Architecture and Town Planning — Technion (Haifa, Israele), Applied Research Institute (Betlemme, Palestina), l'Università Euro-Mediterranea Itinerante (Parigi).

2.2/D Progetto per il restauro del castello Kharrana (10)

È il castello conservato meglio fra quelli Ommaidi, ma con problemi strutturali per questo necessita di consolidamento. Dopo il restauro il castello potrà essere adibito ad un centro congressuale polivalente (probabile funzione originaria).

Per l'attivazione di questo progetto si sono al momento proposti il Dipartimento di antichità della Giordania, l'Università degli Studi di Napoli - Facoltà di Architettura, l'Università Giordana di Amman, l'Istituto per l'Architettura del Mediterraneo.

2.2/E Riqualificazione dell'area centrale di Salt (Giordania) (11)

Il progetto prevede interventi sul centro storico di Salt, unico d'identità islamica in Giordania, con il ripristino e la conservazione della fisionomia rimasta di tale centro storico, al fine di migliorare la qualità di vita della intera città. Occorre poi intervenire anche sulla sua periferia per renderla più vivibile, creando un polo polifunzionale culturale, commerciale, artigianale e per il tempo libero. Esso fungerà come punto di riferimento per riqualificare la periferia e trovare la sua aspirazione compositiva nel tessuto urbano del centro storico di Salt.

Per l'attivazione di questo progetto si sono al momento proposti la Facoltà di Architettura dell'Università di Palermo, l'Università Giordana di Amman, la Società Reale Scientifica di Amman, l'Istituto per l'Architettura del Mediterraneo.