Raccomandazioni

A/1:

Occorre garantire la diversità culturale e il rispetto del pluralismo nello spazio di integrazione euromediterraneo. L'Europa e il Mediterraneo si fondano sulle diversità queste ultime dovranno essere integrate in un progetto fondato sul valore della Società Civile, intesa come risorsa su scala euromediterranea.

B/1:

Occorre che le relazioni siano di autentico partenariato, per sviluppare scambi umani e associativi e per far sì che emerga uno spazio euromediterraneo inteso come polo di riferimento di pace, convivenza civile e sviluppo armonico della Regione.

C/1:

È auspicabile coinvolgere nel dialogo euromediterraneo anche la Libia e i Paesi del Sud-est europeo, quali Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Repubblica Federale di Jugoslavia e Slovenia, nonché i Paesi dell'Europa centrale tradizionalmente collegati con il Mediterraneo, inserendo questi Paesi in azioni concrete legate ai diritti umani, al patrimonio culturale e ambientale, all'istruzione, alla formazione, al turismo, all'utilizzo dei sistemi multimediali.

D/1:

È indispensabile che l'Europa partecipi, quale parte attiva, al processo di pace in Medio Oriente e sostenga lo sforzo di riconciliazione nazionale e di democratizzazione in Algeria. I Paesi mediterranei del sud hanno rilevato che le ragioni economiche soffocano spesso i principi enunciati dal diritto.

Per quanto riguarda i diritti dell'uomo, si è detto che essi sono indivisibili e vanno promossi e diffusi attraverso la pratica educativa.

E/1:

È necessario rendere i Parlamenti dei Paesi euromediterranei sede delle rappresentanze e del pluralismo nazionale, nonché promotori di relazioni culturali, civili ed economiche.

Infatti, anche se stanno subendo un processo di profonda modernizzazione, ciò non è sempre palese, a causa del ritardo delle Istituzioni rispetto al rapidissimo sviluppo della società.

F/1:

Si raccomanda di sostenere un "Forum delle donne parlamentari" dei 27 Paesi euromediterranei che, in occasione della prossima Conferenza di Palermo del maggio 1998, esamini il ruolo fondamentale che le donne possono svolgere per rompere i vecchi equilibri tra i Paesi "ricchi" della sponda nord e quelli "poveri" della sponda sud.