Raccomandazioni

A/2.2:

Recuperare i centri storici al fine di conservare l'identità delle città mediterranee.

B/2.2:

Definire e sperimentare appropriati strumenti di analisi, valutazione e controllo dei fenomeni urbani, al fine di gestirne la trasformazione anche in relazione alla qualità della vita dei cittadini.

C/2.2:

Integrare la pianificazione territoriale nelle politiche economiche locali e regionali.

D/2.2:

Favorire la realizzazione di uno schema di sviluppo dello spazio delle altre rive del Mediterraneo in analogia e in connessione con quello per l'Europa (SDEC).

E/2.2:

Rispettare e sorvegliare quello che si fa per una nuova ecologia della città la vivibilità delle città mediterranee dipenderà soprattutto dalla capacità di gestire e mantenere tutto ciò che sarà realizzato.

F/2.2:

Considerare l'architettura moderna come pratica sociale ciò vale soprattutto nelle città mediterranee dove l'individualità deve potersi inserire nel contesto sociale.

G/2.2:

Attivare una politica della sicurezza delle città, sia sul piano economico sia soggettivo. Garantire la sicurezza attraverso la solidità delle istituzioni, ma anche costruire una politica della fiducia diretta a migliorare le condizioni oggettive per le quali il cittadino possa nutrire fiducia in se stesso e nel proprio futuro.

H/2.2:

Istituire una "Carta delle città del Mediterraneo", dove identificare comportamenti comuni in materia di salvaguardia dei luoghi e delle memorie delle città.

I/2.2:

Individuare linee programmatiche inerenti il riuso dei vecchi manufatti, se e cosa demolire, quando correggere, cosa aggiungere o sostituire al demolito. Questi temi sono autonomi e collegati tra loro, infatti una città si costruisce soprattutto sui rapporti con il suo "ieri" molto di più che su un ipotetico "domani" che va, tuttavia, promosso e orientato.

L/2.2:

Individuare i temi e le modalità per una riflessione etica dell'architettura per quanto concerne i centri storici e le periferie. Il problema più sentito nelle città mediterranee è il rapporto tra centro e periferie. Queste ultime si costruiscono senza alcun riferimento alle qualità essenziali e alla dignità storica delle città.

M/2.2:

Identificare le città mediterranee soprattutto nel rapporto continente/mare.

In queste città è necessario riunire tre principali problemi: il porto, il centro storico, la città stessa. Nelle principali città mediterranee, da quando antichi "dialoghi" urbani sono andati perduti, esiste una rottura tra il centro storico e il porto.

Occorre recuperare le corrispondenze tra la città, il suo porto ed il suo mare, ristabilendo criteri di efficienza ed utilità, ma, soprattutto, di estetica ed integrazione con il tessuto urbano.

N/2.2:

Identificare le città europee e mediterranee nelle vie d'acqua e nelle potenziali comunicazioni fiume/canale/mare. In queste città bisogna riunire i due principali problemi il porto con le sue strutture e la via d'acqua.

O/2.2:

Intervenire con urgenza per bloccare il degrado e lo sfascio dei tessuti urbani tradizionali nell'area del Medio Oriente.

P/2.2:

Conservare e restaurare i castelli del deserto giordano, unici esempi dell'architettura Ommaide, frutto delle culture architettoniche delle antiche civiltà del Mediterraneo: romana, bizantina, persiana e arabo-musulmana.