On. Antonio Rastrelli
Presidente della Regione Campania
Signor Presidente della Repubblica, Altezza Reale, autorità;
quale Presidente della Regione Campania ho il piacere di portare il saluto
dell'Istituzione a questo importante convegno che segue le Conferenze
Euromediterranee di Barcellona e Malta, il cui significato per la politica
nazionale è testimoniato dalla presenza del Capo dello Stato.
Questo Forum, che abbiamo fortemente voluto e patrocinato in
collaborazione con la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, Fondazione al cui
riconoscimento abbiamo provveduto nell'ambito dei poteri costituzionali
assegnatici, candida l'Italia quale centro europeo, naturale e geografico,
storico ed umano, per la cooperazione con i Paesi del bacino mediterraneo,
soprattutto con i Paesi del Sud.
Desideriamo con questo, non in antitesi, ma in leale
cooperazione con la Spagna e con la Regione Catalogna, promuovere qui da
Napoli, capoluogo della Campania, un processo di cooperazione decentrata
affinché la politica europea di sostegno ai Paesi del bacino del Mediterraneo
si realizzi compiutamente in un'azione di partenariato che affronti realmente i
nodi e la questione dello sviluppo dei Paesi Terzi. Le motivazioni e la
necessità di un siffatto processo non sfuggono a questa assemblea: la
globalizzazione del mondo ed il diritto umano allo sviluppo nei paesi di
origine, devono evitare il fenomeno dell'esodo di biblica memoria. L'esempio
dell'Albania, episodio premonitore, indica con chiarezza la strada del
necessario intervento proprio ad evitare, nel caso dell'Italia, che la nostra
penisola si trasformi nell'itinerario obbligato della disperazione e della
speranza di sopravvivenza.
Poiché al centro del Mediterraneo c'è l'Italia, questa
avvertita esigenza non ha trovato indifferente la Regione che mi onoro di
rappresentare e che per storia, cultura ed umanità della sua gente, ha titoli
per candidarsi quale sede della cooperazione decentrata tra l'Europa ed i Paesi
del Mediterraneo. Esistono in tali paesi potenzialità e capacità endogene di
autonomo sviluppo che un illuminato e trasparente regime di sostegno da parte
dell'Europa può incentivare. A tali potenzialità occorre fare riferimento
affinché il sistema industriale, le tecnologie, i modi operativi dello sviluppo
siano trasferiti con uno spirito autentico di cooperazione e di partenariato,
senza interessi egemonici o velleità speculative, a sostegno dell'autonomo sforzo
dei governi del bacino qui anche autorevolmente rappresentati.
Con questo auspicio, rinnovo il più cordiale saluto alle
autorità qui intervenute, augurandomi che questo Forum, che ha per altro la
finalità precisa di coinvolgere la Società Civile nei problemi di assetto e di
pacifica convivenza nel mondo a partire dal Mediterraneo, riconosca a Napoli ed
alla Campania l'onore ed il privilegio di essere interpreti di un disegno
strategico, fino a questo momento ipotizzato da menti lucide e previdenti, ma
non ancora ancorato alla reale emergenza dei fatti. Ringrazio la Fondazione
Laboratorio Mediterraneo per aver reso possibile e visibile un messaggio di
alta responsabilità.
Arch. Michele Capasso
Il Mediterraneo non è solo genio creativo. Ci sono purtroppo
conflitti che ancora insanguinano il nostro mare, soprattutto in Algeria.
Come
esempio e come simbolo della Società Civile abbiamo voluto che insieme a noi
sedesse Khalida Messoudi, intellettuale algerina minacciata di morte da una
parte del suo popolo, che è qui per portare la voce della Società Civile del
Sud del Mediterraneo. Abbiamo voluto che la sua voce fosse ascoltata.
Passo la parola a Khalida Messoudi.