IL DENARO

14 marzo 2003

La conoscenza reciproca favorirà la pace nei Paesi della Comunità europea

di Claudio Azzolini*

Saluterò il Segretario Generale del Consiglio d'Europa, Walter Schwimmer, manifestandogli tutto il mio compiacimento per aver raccolto il mio invito ad essere a Napoli e verificare di persona l'esistenza nella nostra città di una istituzione onlus, qual è la Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Una istituzione che ha già raccolte e fatte proprie esperienze di dialogo multiculturale nella culla del Mediterraneo, favorendo e alimentando in molti di noi l'impegno a rendere stabili le condizioni di dialettica, approfondimento culturale, reciproca conoscenza delle diverse anime che popolano il Bacino sul quale affacciano anche il Mezzogiorno, la Campania e Napoli. Abbiamo, quindi, avuto un viatico, ognuno per le proprie personali competenze, a bene operare, condividendo con il presidente Michele Capasso e con la Fondazione, una verità di fondo: l'Italia è la cerniera naturale tra l'Europa e i Paesi del Mediterraneo; la nostra civiltà è crocevia naturale di quei valori indispensabili alla costruzione della più ampia comunità europea. Stabilire, in modo permanente, condizioni di conoscenza reciproca, potrà dare ulteriori stimoli ad andare avanti sposando, in tutti i contesti, il valore dell'unità e della convivenza pacifica. In fondo, è dalla conoscenza reciproca delle differenti culture presenti nella culla del Mediterraneo che si potrà avere quella democrazia compiuta e quella pace che tutti da più parti invochiamo. Le vicende attuali, che purtroppo caratterizzano il nostro tempo, dall'assassinio del premier serbo alla questione irachena, confermano quanto sia necessario il dialogo e la comprensione. Dialogo che si realizza su due fronti: a livello istituzionale, attraverso l'impegno costante del Consiglio d'Europa, ed a livello locale attraverso la Fondazione Laboratorio del Mediterraneo.

*vicepresidente dell'Assemblea
parlamentare del Consiglio d'Europa