NAPOLI PIU'
17 marzo 2003
Appello di intellettuali per la Pace in Palestina
Napoli - "Sono palestinese e cittadino israeliano, sono un
sacerdote cattolico e mi sono convertito all'ebraismo. Dirigo una
scuola frequentata da bambini arabi e bambini ebrei, che studiano
e giocano insieme e quindi sono amici. Continueranno ad esserlo
anche da grandi e smetteranno di farsi la guerra. Sono stanco di
impartire ogni giorno l'estrema unzione ad arabi e israeliani. Nessuno
esce vincitore da una guerra". È padre Elias Chacour
che parla, davanti a una folta platea di amministratori, imprenditori
e politici napoletani, accorsi all'invito dell'architetto Michele
Capasso, nella sede della Maison de la Méditerranée,
la fondazione che opera attivamente per creare un'armonia tra i
Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Il sacerdote cattolico, convertitosi proprio per dimostrare che
la religione non è un ostacolo al dialogo tra due popoli
cugini da tanti anni in guerra tra loro, ha ricevuto il Premio Mediterraneo
per la Pace da Walter Schwimmer, segretario generale del Consiglio
d'Europa, venuto a Napoli su invito dell'europarlamentare Claudio
Azzolini. Il governatore della Campania Antonio Bassolino ha rivolto
un indirizzo di saluto ai congressisti, tra i quali erano presenti
numerose personalità napoletane che operano nel mondo della
politica, dell'economia, dell'arte e della cultura.
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