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Napoli 1 gennaio 2006

Lo scoppio di un´auto danneggia i locali della Fondazione

All’alba del primo giorno del 2006, un micidiale ordigno ha fatto scoppiare due auto parcheggiate alla Calata San Marco, a due passi da Piazza Municipio. Una di queste aveva il serbatoio a gas e lo scoppio, tremendo, è stato enorme.
Danni consistenti ha avuto la Fondazione Mediterraneo i cui locali sono proprio adiacenti al luogo dello scoppio. Una bella mostra sull´”Architettura del Mediterraneo” – di recente visitata dal Ministro Fini – è stata sventrata ed un’altra sulla cultura arabo-islamica in procinto di essere allestita è stata quasi distrutta. Erano attesi, a Napoli per questo evento, specialisti, esperti ed appassionati che si sarebbero nutriti non solo di cultura ma anche di altro: quel turismo culturale che tanto viene invocato.
E la Fondazione ha visto seriamente danneggiati libri, giornali dell’emeroteca, arredi ed un numero considerevole di impianti ed apparecchiature.
Il tutto per un “fuoco d’artificio”: per la “demenza” – come giustamente l’ha definita il questore Fiorolli – di pochi incoscienti.
In questo caso si è poi sfiorata la tragedia. Gli effetti sono stati quelli di un’”auto-bomba” e solo per miracolo non vi erano passanti.
Oltre alle mani, agli occhi ed agli arti quest’anno i botti a Napoli hanno ferito anche la cultura e chi da tempo si dedica a promuovere questa città su scala internazionale.
Ricordiamocelo per il prossimo anno e facciamo appello ad una rinnovata sensibilità per scongiurare una volta per tutte scelleratezze come queste.

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