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Bengasi 30 agosto 2008

Siglato Accordo storico tra Italia e Libia


Il Primo Ministro Silvio Berlusconi è volato sabato a Bengasi dal colonnello Muammar Gheddafi, portando con sé le "scuse" dell´Italia al popolo libico per le "ferite profonde" inferte dal colonialismo e - gesto altamente simbolico - la Venere di Cirene, statua restituita alla Libia dopo 95 anni. Finisce così l’annoso contenzioso tra Italia e Libia che hanno siglato a Bengasi un Accordo di amicizia e cooperazione di portata storica. "Questo accordo apre le porte per una futura cooperazione e partnership tra l´Italia e la Libia", ha annunciato infatti Gheddafi.
Si spalancano così nuovi orizzonti di collaborazione tra Roma e Tripoli, soprattutto su energia e contrasto all´immigrazione clandestina.
L´Italia verserà alla sua ex colonia 5 miliardi di dollari in vent´anni che serviranno alla realizzazione di un´autostrada costiera, alla costruzione di 200 abitazioni, ad un vasto progetto di sminamento del Paese e al finanziamento di borse di studio per studenti libici e di pensioni ai mutilati dalle mine piazzate dagli italiani in epoca coloniale.
L´Italia avrà in cambio l´attuazione degli accordi di pattugliamento congiunto delle coste libiche per il contrasto ai "mercanti di schiavi" che alimentano l´immigrazione clandestina e una maggiore penetrazione delle sue imprese nello sfruttamento del gas e del greggio libico.
Al calendario delle festività libiche si aggiungerà la giornata di riconciliazione con l´Italia, mentre verrà depennata ´la giornata della vendetta´ del 7 ottobre, quando (nel 1970) il rais ordinò l´espulsione di ventimila italiani dal Paese.


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