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Napoli 6-7 maggio 2005

Forum "Il Mediterraneo: quale visione per il futuro?"


"Il Mediterraneo è una cultura che va cercata e condivisa con tutti i popoli. Nonostante le tensioni politiche e i numerosi problemi".

L´appello è stato lanciato durante il forum ´Mediterraneo: quale visione per il futuro?´, in corso a Napoli, da coloro che da sempre richiedono una maggiore attenzione per le problematiche della sponda Sud, a dieci anni dal processo di Barcellona che ha lanciato il dialogo Euro-mediterraneo.

Come Predrag Matvejevic, professore all´Università La Sapienza di Roma, e presidente del comitato scientifico internazionale della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, che da trent´anni si occupa di Mediterraneo. Secondo Matvejevic, i problemi del Mediterraneo devono essere posti attraverso il concetto di identità. "Ancora oggi - dice - è assurdo che le istituzioni europee più importanti siano solo a Nord e che la sponda Sud, in questo senso, venga ignorata".

Un´opinione condivisa da Athanasios Moulakis, direttore Istituto Studi Mediterranei all´Università della Svizzera italiana, secondo il quale però la cultura ha un grande ruolo per lo sviluppo anche economico e politico del Mediterraneo. "Un esempio deriva dalla creazione della sede della fondazione Anna Lindh - per il dialogo fra le culture, ad Alessandria d´Egitto che tuttavia rimane l´unica istituzione europea sulla sponda Sud", ha sottolineato il professore.

Mario Rosso, amministratore delegato dell’Ansa, ha sottolineato la totale assenza di rappresentanti della Riva Sud ed a lui, in questa constatazione, si sono associati gli ambasciatori di Egitto e Algeria. Le cento persone presenti infatti erano in gran parte della Campania.

"Usate le risorse già esistenti per continuare e sviluppare il dialogo nel Mediterraneo". E´ l´appello lanciato ai governatori delle Regioni del Mezzogiorno da Walter Schwimmer, segretario generale della Maison de la Mediterraneé ed ex segretario generale del Consiglio d´Europa.


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