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COMUNICATI ANSA E ANSAMED


EUROMED: FINNISH MINISTER RECIEVES MED DIPLOMACY AWARD
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLAND), NOVEMBER 27 - ´´If our goal is a world in which peaceful coexistence reigns supreme then a dialogue between cultures is indispensable. Finland has achieved a level of dialogue that serves as an example for the rest of us in this respect´´. With these words President of the Mediterranean Foundation Michele Capasso handed over the ´´Award for Mediterranean Diplomacy 2007´´ to Finnish Foreign Minister Erkki Tuomioja during the EuroMediterranean Confernce held today in Tampere Finland.
With this award, underlined Capasso, The Mediterranean
Foundation wanted to recognize the ´´significant role palyed by Finland to achieve dialogue in the Euro Med region´´ while also recognizing the work of Tuomioja inspired by ´´a pluralistic and democratic conception of the goals of the endeavor´´. From 1997, the award has been given to Kiro Gligorov, Hassan II of Morocco, Suzanne Mubarak, Hussein bin Talal, Leah Rabin, Recep Tayyp Erdogan, Naguib Mahfouz and Juan Carlos I. There will be an award ceremony in Naples in the first few months of 2007 in the course of a day dedicated to Finland.

EU: TURKISH ENTRY NEGOTIATIONS CRUMBLE
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLAND) NOVEMBER 27 - The thermometer
of EU Turkish relations has fallen below zero. The tentative
conducted in extremis by the Finnish EU President to find a
solution with Ankara on the Cypriot question has failed. It
appears now inevitable that come December 11 when EU foreign
ministers meet to discuss the issue of Turkish entrance into the
EU that negotiations will most likely not be on the table.
In Tampere, Finland the VIII summit of the 35 EU foreign
ministers belonging Euro Mediterranean countries, including
Italy and Minister Massimo D´Alema, began with the dissapointed

UE: TURCHIA, NEGOZIATI A RISCHIO ***
A SUMMIT EUROMED TAMPERE NESSUN ACCORDO SU CIPRO

(dell´inviato Enrico Tibuzzi)
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLANDIA), 27 NOV - Il termometro dei
rapporti tra Ue e Turchia scende sotto lo zero. Il tentativo
condotto in extremis della presidenza di turno finlandese
dell´Ue per trovare un´intesa con Ankara sulla questione
cipriota e´ fallito. E appare ora quasi inevitabile che l´11
dicembre prossimo, quando i ministri degli Esteri Ue faranno il
punto della situazione, il negoziato di adesione dell´Ue alla
Turchia subisca quanto meno una battuta d´arresto.
A Tampere, in Finlandia, si e´ aperto cosi´ - all´insegna
della delusione per un risultato negativo giunto proprio quando
la Turchia e´ sotto i riflettori dei media di tutto il mondo per
la visita del Papa - l´ottavo summit dei 35 ministri degli
Esteri euromediterranei al quale prende parte, per l´Italia,
Massimo D´Alema.
Un appuntamento che rappresenta un´ottima occasione per
cercare di rilanciare il processo di pace in Medio Oriente,
anche e soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi della
situazione sul terreno: da un lato la neonata tregua tra
israeliani e palestinesi; dall´altro una situazione libanese
che, dopo l´uccisione del ministro dell´industria Pierre
Gemayel, si e´ fatta ancor piu´ esplosiva.
In attesa di approfondire, nella sessione di lavoro di domani
mattina, la questione mediorientale e il rilancio del
partenariato euromediterraneo, la presidenza finlandese ha
tentato di sciogliere il nodo turco-cipriota, ma senza successo.
E al termine degli incontri bilaterali avuto con i ministri
degli Esteri di Turchia e Cipro, rispettivamente Abdullah Gul e
George Lillikas, il finlandese Erkki Tuomioja non e´ riuscito a
nascondere la sua irritazione affermando che quanto accaduto,
sebbene non rappresenti una ´´rottura´´ dei rapporti tra Ue e
Ankara, non potra´ non avere conseguenze.
L´ultima parola spettera´ al Consiglio Esteri dell´11
dicembre, ma intanto a Tampere c´e´ chi scommette sulla
sospensione, almeno parziale, delle trattative per l´adesione
della Turchia all´Unione Europea. La Turchia non sembra pero´
preoccupata piu´ di tanto. E Gul continua a sostenere che da
parte dell´Ue non e´ stato dato nessun ultimatum ad Ankara.
Dopo la delusione turca, il summit euromediterraneo punta
quindi tutte le sue carte sul rilancio del processo di pace in
Medio Oriente e del ruolo dell´Europa in questo contesto. Un
fronte sul quale l´Italia e´ in prima linea. Tanto che domani
D´Alema avra´ incontri bilaterali con la collega israeliana
Tzipi Livni prima e con il palestinese Nabil Shaath poi.
´´Abbiamo verificato l´esistenza di una posizione comune tra
Ue e Paesi arabi per il rilancio del processo di pace´´ ha detto
oggi il ministro degli Esteri egiziano Aboul Gheit dopo
l´incontro avuto, insieme con il segretario generale della Lega
araba Amr Mussa, con la Troika Ue. Occorrera´ ora verificare se
la ministeriale euromed - l´unico consesso che riunisce intorno
allo stesso tavolo israeliani, arabi e palestinesi - riuscira´ a
trovare un´intesa che favorisca il consolidamento della tregua e
la ripresa di colloqui per dare una soluzione a una crisi che
pare essere senza fine.

EUROMED: IMPEGNO COMUNE PER RILANCIO PROCESSO PACE IN MO
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLANDIA), 28 NOV - L´ottavo summit dei
ministri degli Esteri euromediterranei si e´ concluso con un
impegno comune per il rilancio del processo di pace in Medio
Oriente. Lo ha annunciato al termine dell´incontro la presidenza
di turno finlandese dell´Unione Europea.
Il summit euromediterraneo ha adottato all´unanimita´ le
conclusioni di Tampere per ridare vigore e concretezza al
partenariato tra i 35 Paesi che ne fanno parte.
Oltre alle conclusioni comuni e´ stata anche diffusa una
dichiarazione della presidenza in cui si specifica che il
consenso sul documento comune e´ stato raggiunto attraverso un
lungo e complesso lavoro di mediazione che ha portato ad una
formula di compromesso.

EUROMED: ITALIA CHIEDE INGRESSO LIBIA E MAURITANIA
D´ALEMA CONFERMA OBIETTIVO NASCITA BANCA EUROMED

(ANSAmed) - TAMPERE (FINALNDIA), 28 NOV - Italia, Francia e
Spagna chiedono che la Libia e la Mauritania siano ´´pienamente
associate´´ al Processo di Barcellona per l´integrazione e il
dialogo euromediterraneo. Lo ha detto il ministro degli Esteri
Massimo D´Alema intervenendo alla sessione plenaria dell´ottavo
summit euromediterraneo in corso a Tampere, in Finlandia.
´´Ad un anno dal vertice di Barcellona - ha osservato il
titolare della Farnesina - il Processo euromediterraneo e´ vivo
e vitale malgrado le visioni pessimistiche sul suo avvenire´´.
Ma e´ senza dubbio e´ arrivato il momento di intervenire
affinche´ il partenariato euromed sia ´´aggiornato ai tempi´´.
Occorre quindi, per D´Alema, creare organi istituzionali di
consultazione periodica che ´´accentuino il carattere di
co-ownership come la presidenza rotatoria o, nell´immediato, la
presidenza e il segretariato congiunti´´. Parallelamente devono
essere lanciate in settori come la cultura, la cooperazione
finanziaria e la protezione civile, ´´azioni comuni o quanto
meno condivise affinche´ il partenariato´´ tra Paesi che hanno
profonde divergenze tra loro ´´divenga veramente effettivo´´.
In questa ottica, secondo il titolare della Farnesina,
rientra anche il necessario rilancio dela Fondazione Anna Lindh,
´´l´unico organismo autenticamente euromediterraneo´´ e
l´organizzazione, il prossimo anno, della prima riunione
ministeriale euromed sulle migrazioni.
Tutto cio´ non fa pero´ passare in secondo piano un altro
fondamentale pilastro della cooperazione e del partenariato:
quello finanziario. Il braccio operativo mediterraneo della
Banca europea per gli investimenti, il Femip, sta per essere
rinnovato grazie a un considerevole sforzo per la stessa Banca e
il bilancio europeo. Ma per D´Alema ´´occorre integrare il
lavoro del Femip con altre iniziative rivolte soprattutto al
settore privato e alle piccole e medie imprese. L´Italia e altri
Stati membri dell´Unione stanno elaborando un progetto che
dovrebbe incontrare il consenso generale; l´obiettivo rimane
quello della creazione di ´´una grande banca euromediterranea´´
per sostenere gli scambi, gli investimenti e l´integrazione
economica nell´ottica della nascita, nel 2010, della zona di
libero scambio.

EUROMED: NUOVE SPERANZE DI PACE PER MEDIO ORIENTE ***
SUMMIT TAMPERE RILANCIA PROCESSO BARCELLONA

(dell´inviato Enrico Tibuzzi)
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLANDIA), 28 NOV - Si apre una nuova
fase per la ricerca della pace in Medio Oriente e per lo
sviluppo di nuove relazioni tra i partner euromediterranei.
Questa almeno e´ la speranza che viene rilanciata da Tampere, in
Finlandia, dove per la seconda volta nella storia del Processo
di Barcellona (lanciato nel 1995), l´insieme dei Paesi euromed -
i 25 dell´Ue piu´ Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano,
Marocco, Siria, Tunisia, Territori palestinesi e Turchia - e´
riuscito a varare all´unanimita´ un documento conclusivo.
Sull´esito del summit, al quale ha partecipato il ministro
degli Esteri Massimo D´Alema, ha influito positivamente - cosa
piu´ unica che rara - il clima venutosi a creare sul terreno
dopo l´annuncio, e la tenuta, della tregua sancita da israeliani
e palestinesi per la Striscia di Gaza. E anche in seguito alle
dichiarazioni del premier Olmert, che ha aperto a un´ intesa per
arrivare a uno scambio di prigionieri.
´´Dopo un periodo duro e negativo - ha osservato D´Alema - si
aprono speranze che dovrebbero allargarsi all´intera regione, in
primo luogo al Libano´´. La riunione di Tampere, ha aggiunto il
ministro, ´´ci ha offerto la possibilita´ di un dialogo diretto
con i protagonisti delle vicende mediorientali sulla base del
quale si lavorera´ per rilanciare il processo di pace e il ruolo
propulsivo che l´Europa puo´ e deve avere su questo fronte´´.
In effetti a Tampere c´e´ stata un´ intensa tornata di
incontri bilaterali tra i ministri degli Esteri di Israele, dei
Paesi Ue e di quelli arabi. D´Alema ha colto l´occasione per
avere colloqui a quattr´occhi con la collega israeliana Tzipi
Livni, il palestinese Nabil Shaat e il turco Abdullah Gul. E se
a Gul ha ribadito il sostegno dell´Italia, auspicando che la
crisi che ha colpito i negoziati di adesione non porti a un loro
congelamento, con gli altri interlocutori ha avuto modo di
verificare lo stato dell´arte sulla strada della ripresa dei
negoziati di pace.
´´Ora bisogna andare avanti per non perdere l´opportunita´
offerta dalla tregua´´, ha sintetizzato D´Alema. I prossimi
passi dovranno essere lo scambio di prigionieri e la nascita del
nuovo governo palestinese. Ma soprattutto, per il ministro,
occorre ´´arrivare rapidamente a un negoziato tra le parti e
andare avanti con determinazione verso la pace´´.
Il presidente di turno della riunione, il finlandese Erkki
Tuomioja, e l´alto rappresentante Ue per la politica estera e di
sicurezza, Javier Solana, hanno sottolineato che il dibattito
sul Medio Oriente e´ stato ´´positivo e costruttivo´´. E che
tutti hanno espresso il loro impegno per il rilancio del
processo di pace.
Un impegno ripreso nella ´dichiarazione di Tampere´, dove e´
stata riaffermata la volonta´ di arrivare a una soluzione
completa e durevole del conflitto arabo-israeliano in base a
quanto previsto dalla Conferenza di Madrid e dalle risoluzioni
dell´ Onu.
In questo contesto, anche il partenariato euromediterraneo -
l´unico che mette intorno allo stesso tavolo israeliani e arabi
- puo´ ritrovare slancio attraverso le linee guida indicate da
Tampere. Linee che fissano per i prossimi anni azioni e
interventi che vanno dall´applicazione del codice di condotta
per la lotta al terrorismo agli investimenti e alla
liberalizzazione degli scambi commerciali, dalle reti per
l´energia e i trasporti alla cooperazione nel campo della
salvaguardia dell´ambiente e del turismo, dall´educazione
all´emancipazione femminile e dall´immigrazione al dialogo tra
culture.

UE: SUMMIT EUROMED TAMPERE, RIFLETTORI SU MEDIO ORIENTE
(ANSAmed) - TAMPERE (FINLANDIA), 28 NOV - Lanciare un segnale
forte per ridare slancio al processo di pace in Medio Oriente e
al partnerato euromediterraneo: questo l´obiettivo della
sessione plenaria dell´ottavo summit dei ministri degli Esteri
dei 35 Paesi euromediterranei in corso a Tampere, in Finlandia.
Il presidente di turno, il finlandese Erkki Tuominoja, punta
a raggiungere un consenso sulle conclusioni della conferenza,
consenso che non fu possibile trovare un anno fa, al summit di
Barcellona, a causa delle divergenze tra arabi, israeliani e
Unione europea.
Ma la riunione di Tampere rappresenta soprattutto
un´occasione importante - vista la presenza intorno allo stesso
tavolo, cosa piu´ unica che rara, di israeliani, arabi e
palestinesi - che puo´ essere sfruttata per compiere passi in
avanti sulla strada che porta alla pace in Medio Oriente. Specie
ora che segnali positivi sono giunti con la tregua raggiunta tra
Israele e palestinesi per la Striscia di Gaza.
Di questo e altro parlera´ sicuramente il ministro degli
Esteri Massimo D´Alema nei due incontri bilaterali in programma,
in mattinata, con la collega israeliana Tzipi Livni e il capo
della delegazione palestinese Nabil Shaat. Ieri sera, a quanto
si e´ appreso, D´Alema, a margine della cena di lavoro dei
ministri, si e´ intrattenuto a colloquio con il segretario
generale della Lega Araba Amr Moussa.

UE-TURCHIA: D´ALEMA, EVITARE CONGELAMENTO NEGOZIATO
SERVE ALTRO TEMPO PER TROVARE SOLUZIONE

(ANSAMED) - TAMPERE (FINLANDIA), 28 NOV - Evitare il
´´congelamento ufficiale´´ del negoziato di adesione della
Turchia all´Ue e ´´dare piu´ tempo´´ alla ricerca di una
soluzione alla questione cipriota: questa, in sintesi, la
posizione dell´Italia sul dossier turco espressa oggi dal
ministro degli Esteri Massimo D´Alema in occasione del summit
euromediterraneo di Tampere.
Dopo aver avuto un incontro bilaterale con il collega turco
Abdullah Gul, D´Alema ha ribadito che l´Italia e´ e resta
favorevole al´ingresso di Ankara all´Ue anche perche´ questo
rappresenta un ´´messaggio molto importante´´ in un momento in
cui da piu´ parti si parla di scontro di civilta´.
Ma dopo che ieri e´ fallito l´ennesimo tentativo per
risolvere la questione cipriota - ovvero l´apertura degli scali
turchi a navi e aerei greco-ciprioti - bisogna prendere atto che
finora, ha osservato il ministro, ´´non e´ stato possibile
trovare un compromesso´´.
D´Alema pero´ ritiene che non sia il caso di arrivare a un
congelamento ufficiale dei negoziati di adesione e che
eventualmente ci potrebbe essere un rallentamento delle
trattive. Ma soprattutto, per l´Italia, occorre insistere nella
ricerca di un accordo dando altro tempo alle parti per trovare
una soluzione di compromesso.

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