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3aConferenza Mondiale sul Futuro della Scienza
Venezia, 19-22 settembre 2007

Le conclusioni

L’energia è il motore della civiltà: influenza l’agricoltura, i trasporti, la salute, l’industria manifatturiera, la comunicazione e il tempo libero. L’energia è direttamente collegata alla qualità di vita in tutte le sue forme. In base agli attuali modelli di sviluppo, le agenzie internazionali prevedono che entro il 2030 la domanda di energia aumenterà di oltre il 50%. L’energia non è isolata dall’ambiente; pertanto se non prendiamo le dovute precauzioni il danno ambientale aumenterà parallelamente alla domanda di energia; le emissioni di anidride carbonica (Co2) derivanti dall’energia aumenteranno più del 50% entro il 2030 e il danno sarà diffuso in tutto il pianeta. Anche i Paesi meno sviluppati, che hanno una minore domanda di energia, subiranno le conseguenze dei danni ambientali creati dai Paesi ad alto consumo energetico. Inoltre le risorse di combustibili fossili non sono infinite. Le riserve di petrolio dureranno forse altri 100 anni e il carbone circa 400 anni. Abbiamo il dovere morale di trovare soluzioni e mitigare gli effetti dello sviluppo globale. Lo scenario. Il sole e l’atomo sono fonti di energia abbondanti e inesauribili; le biomasse, l’acqua e il vento sono risorse più limitate. Inoltre il sottosuolo è ricco di calore ed è una fonte potenziale di energia geotermica pulita e inesauribile. Tutte queste fonti offrono una soluzione al problema energetico, per applicarle tuttavia occorre sviluppare la ricerca, aumentare gli investimenti e promuovere il dibattito a livello di pubblica opinione. Il consumo di energia può essere controllato con le nuove tecnologie e i nuovi materiali.
Le politiche a sostegno di una produzione e un uso più efficiente dell’energia e delle tecniche di cattura e sequestro della Co2 possono ridurre significativamente le emissioni. La strategia. Bisogna ridurre progressivamente l’uso dei combustibili fossili. Oltre ad aumentare l’efficienza energetica, occorre sviluppare fonti alternative di energia pulita. L’energia solare è una fonte inesauribile e non inquinante. Questo potenziale va intensamente sviluppato. L’energia nucleare deve essere ulteriormente sviluppata e vanno intensificate le ricerche sulle tecnologie correlate. Bisogna sviluppare il potenziale delle biomasse. Per minimizzare i conflitti con l’alimentazione occorre sfruttare terre marginali e non utilizzate per la produzione agricola e sfruttare tecnologie nuove per il miglioramento delle piante. Vento, acqua e energia geotermica devono essere sviluppate in base alle condizioni ambientali di ogni Paese. Ogni Paese dovrebbe sviluppare un mix delle diverse fonti di energia. Bisogna ridurre sensibilmente le emissioni di Co2 in considerazione dei suoi probabili effetti come gas serra. Le politiche. I governi devono dare massima priorità ai problemi dell’energia e della sostenibilità e investire significativamente nella ricerca scientifica e nello sviluppo di nuove tecnologie. Le agenzie scientifiche internazionali dell’energia devono avere un maggiore impatto sulle politiche mondiali. I governi dovrebbero avviare programmi di intervento nel campo dell’efficienza energetica. Anche contributi limitati all’efficienza energetica possono avere un effetto cumulativo e avere un impatto significativo sui bisogni energetici e sull’ambiente. La consapevolezza della popolazione circa gli stili di vita e le loro implicazioni, in particolare nel campo dei trasporti, deve essere promossa a livello mondiale senza infrangere le legittime aspirazioni dei paesi in via di sviluppo. Bisogna riconoscere la dimensione globale di questi temi e bisogna intervenire per sostenere ogni nazione del mondo nel percorso di attuazione delle transizioni più appropriate.

Umberto Veronesi
(oncologo, Fondazione Umberto Veronesi, presidente della Conferenza di Venezia)

Kathleen Kennedy Townsend
(vicepresidente della Conferenza)

Giovani Bazoli
(Fondazione Giorgio Cini)

Marco Tronchetti Provera
(Fondazione Tronchetti Provera)

Carlo Rubbia
(premio Nobel per la Fisica)

Zhores Alferov
(premio Nobel per la Fisica)

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