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Presentazione in anteprima del romanzo di
Luan Starova, Il tempo delle capre, trad. italiana


La Fondazione Laboratorio Mediterraneo, in occasione del Premio Mediterraneo di letteratura offerto a Mateja Matevski poeta macedone e Accademico di Macedonia ha invitato Luan Starova, Membro della Fondazione ed egualmente Accademico di Macedonia, ad accompagnarlo a Napoli. Con l’occasione la Fondazione ha presentato in anteprima il romanzo Il tempo delle capre, prima opera di Luan Starova pubblicata in Italia nella traduzione di Marina Giaveri, anch’essa Membro della Fondazione. La presentazione si è tenuta il 27 Febbraio 2005 nel quadro delle manifestazioni di Galassia Gutenberg. Il Direttore scientifico della Fondazione, Nullo Minissi, lui stesso Accademico di Macedonia, ha illustrato brevemente il romanzo. Ecco il testo dell’intervento:

Luan Starova, Il tempo delle capre, trad. italiana

Questa mostra ha il nome di galassia. Galassia si capisce non in senso astronomico ma in senso traslato. Il senso traslato di galassia è duplice: un’immensità straordinaria, che questa mostra pur nella sua grandezza non può arrogarsi di avere, oppure un universo a sé. Ed è vero che ci sono dei libri, molti libri che fanno parte d’un universo a sé. Ebbene il tempo delle capre è l’opposto di questi libri. Perché esso fa parte del nostro mondo, è un’espressione ricca e profonda del nostro mondo e intendo per mondo non lo spazio geografico ma la storia in cui siamo immersi e la dimensione che prende in noi stessi, nella nostra coscienza, nelle nostre abitudini, nei nostri pensieri il nostro quotidiano rapporto con la società e con gli eventi.
il tempo delle capre non riflette tutto questo nell’astrazione, poiché sarebbe allora una genericità filosofica e poco ci toccherebbe, ma racconta con semplicità e precisione una storia concreta d’una società concreta e un momento del suo passato che abbiamo indirettamente conosciuto anche noi.
Lo storia è quella d’una famiglia balcanica, dalla molte radici poiché si è formata da commistioni diverse ed è andata, come accade a quasi tutte le famiglie dei Balcani, migrando da paese a paese, da città a città. Una storia emblematica, ma anche la storia reale della famiglia dell’autore, il quale la molteplicità del passato l’ha in sé. Nel fatto di avere dall’infanzia l’espressione in due diverse lingue e attraverso di esse l’identità di due popoli e anzi l’identità dei Balcani che non è mai singolare e isolata ma sintetica e direi collettiva e rappresenta ed esprime la coralità d’una regione la quale è stata e rimane unita e divisa e nella unità-divisione ha la propria speciale identità. L’identità balcanica nella vicenda familiare narrata da Starova trova la mitica espressione nella biblioteca paterna, la quale è il grumo e il simbolo che unisce tutti i romanzi della saga di cui il tempo delle capre è un momento.
Esso nella sua parabola traccia un’epoca e ne riveste il disegno politico delle tribolazioni e dei sentimenti della minuta gente. Queste capre, che con la loro inattesa presenza, provocata da un ordine del partito mal calcolato, invadono la città, sopperiscono alla fame causata dall’economia ideologica, sconvolgono tutto il sistema politico e alla fine sono sacrificate, raffigurano tutti gli eroi inconsapevoli e involontari che con la loro disarmante debolezza hanno portato alla dissoluzione le piú solide dittature.
Un libro indispensabile per chi non voglia soltanto rivivere con riflessione ed emozione le esperienze imposte dalle ideologie passate ma anche farsi piú avvertito rispetto a quelle che ora minacciano.

Nullo Minissi

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