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Angela Cortese Assessore alle politiche formative della Provincia di Napoli La XII edizione della Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo che si svolgerà a Napoli dal 19 al 28 di Settembre giunge in un momento complesso e difficile della vicenda internazionale. I drammatici conflitti in atto in tante parti del pianeta ed in particolare nel Mediterraneo assumono contorni epocali. Le visioni e le proposte per risolvere le tensioni e i problemi stanno divenendo anche in Occidente alternative e contrapposte. Con la scelta di ospitare la Biennale noi ci schieriamo dalla parte di coloro che la pace la vogliono costruire ogni giorno col dialogo fra culture, tradizioni e storie differenti. L’occasione di un meeting tra migliaia di giovani accomunati dalla passione per l’arte, l’espressività e la creatività è un’occasione a Napoli, naturale ponte e crocevia tra l’Europa ed il Mediterraneo, per nutrirsi di conoscenze, scambio e dialogo sconfiggendo ogni idea, invece, di scontro tra civiltà e di guerre di religione. I giovani e l’arte hanno in sé questa “passione” che è il filo conduttore della manifestazione. Passione che significa partecipazione attiva alla vita, tensione verso l’altro da se, movimento di idee, di prassi e di sogni. E’ questa la prima “grande lezione di multiculturalità e convivenza civile” che l’Assessorato alle Politiche Formative propone all’inizio dell’anno scolastico ai giovani e agli studenti della Provincia di Napoli. Ho voluto, per questo, che ognuno dei 175 plessi delle scuole superiori della Provincia di Napoli avessero la possibilità di esporre uno degli splendidi stendardi della Biennale così da coinvolgere tutti i nostri ragazzi e ognuno dei 92 comuni grandi, medi e piccolissimi della nostra Provincia. Ho scritto, per questo, ad ogni sindaco dei comuni per portare la biennale sui territori della Provincia perché l’esperienza di questa grande manifestazione fosse davvero “glocale” uno sguardo sul mondo legato ai territori, uno sguardo dei territori alle bellezze e alle contraddizioni del mondo. La cultura e l’arte vissute come espressività individuale e condivisione sociale sono armi formidabili contro la solitudine, la violenza, la sopraffazione e l’ingiustizia. E’ una grande occasione per noi, Provincia ospitante, per riflettere e soprattutto agire, qui, in un momento difficile, proprio mentre agli sforzi per crescere e migliorare si contrappongono antichi e dolorosi problemi irrisolti. Partiamo dai giovani, dai loro sensi che interpretano frammenti di realtà e ci offrono inediti sguardi sul futuro. Torna indietro |
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