1 febbraio 2005
Dai ritmi della Taranta pugliese
ai languori melodici del nuovo jazz egiziano, dal suono del guembri algerino
alle armonie classiche dell’orchestra Tito Schipa di Lecce: questi gli
eterogenei ingredienti musicali che, sotto la regia di Eugenio Bennato, hanno
dato vita alla tappa speciale di solidarietà in favore delle popolazioni
asiatiche colpite dal maremoto del “Primo Concerto euromediterraneo per il
dialogo tra le culture”, svoltasi al Teatro di Corte del Palazzo Reale. Il
concerto, organizzato in soli 3 giorni dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo e dall’Agenzia di stampa AnasaMed con il patrocinio del Ministero
degli Esteri e la collaborazione di organi di stampa – tra cui il Denaro – di
50 Comuni, di Expoitaly e di associazioni della Regione Campania, ha portato a
Napoli uno spettacolo che ha già fatto parlare a lungo di sé al suo debutto,
avvenuto al Cairo il 4 dicembre scorso, ,ed alla replica italiana di Otranto
del 31 dicembre. Come ha ricordato in un breve indirizzo di saluto il
presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo Michele Capasso, l’evento
è stato inserito nelle attività promosse in occasione del decimo anniversario
del partenariato Euromediterraneo in un anno, il 2005, il Consiglio europeo ha
designato come Anno del Mediterraneo. Il successo della manifestazione
musicale, che verrà presto portata a Lussemburgo, Rabat, Amman, Marsiglia e
Barcellona ed altre città, è stato sancito al termini di due ore di esibizione
dei quaranta e più artisti alternatisi sul palcoscenico. In questa occasione
l’orchestra Tito Schipa di Lecce diretta dal direttore dell’Opera del Cairo
Nayer Ngui ha eseguito l’Inno del Mediterraneo ed il Soprintendente Guglielmo
ed il direttore del Denaro Alfonso Ruffo hanno consegnato il “Premio
Mediterraneo” alla cantante algerina Hasna El Becharia.