IL MATTINO SPECIALE
17 settembre 2005
Bassolino: lo scambio di culture è la nostra forza
L’Europa più giusta? Quella che si è allargata verso Est e che ora dovrebbe
scendere «un po’ più giù, nel Mediterraneo». E solo Napoli può esserne al tempo
stesso porto e città di partenza per allargare l’orizzonte. Così il presidente
della Regione Campania Antonio Bassolino ha presentato la XII Biennale dei
giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo. «Un grande fatto culturale - ha
detto - ma anche un grande fatto politico, perchè coinvolge tanti paesi europei
e mediterranei e serve ad arricchire l’anima europea che è troppo rinsecchita,
se si ferma solo a un certo punto, cioè se è allargata ma poco allungata». Non
è certo un caso se oggi la Regione Campania ha deciso di investire molto in
cultura: «È la cultura la risorsa più importante del vivere civile, è la
cultura la prima ambasciatrice, è la cultura la nostra forza e può esserlo
sempre di più». L’arrivo, per la prima volta a Napoli, di questa fondamentale
rassegna internazionale ha mosso all’impegno anche le altre istituzioni, dal
Comune alla Soprintendenza Speciale alla Provincia. Il presidente di
quest’ultima Dino Di Palma ne sottolinea soprattutto il valore di incontro di amicizia
e di integrazione, oltre che il suo valore artistico: «In un mondo che teme più
che mai uno scontro di civiltà, la Biennale è il messaggio che le nostre
amministrazioni hanno voluto lanciare, sperando che mettere su uno stesso palco
o esporre nella stessa sala opere di israeliani e palestinesi, serbi, bosniaci
e albanesi possa anche minimamente contribuire a creare un mondo più aperto».
Un simile discorso non poteva che collocarsi a Napoli, perchè - dice Di Palma -
«la nostra città ha trovato da sempre i suoi punti di forza nella tolleranza e
nella cultura». La decisione di coinvolgere tutto il territorio provinciale,
poi, «sarà anche una formidabile occasione di formazione e di crescita
individuale per tanti nostri giovani». La vera Biennale deve essere una festa
che comincia da qui.