Sono
stati assegnati ieri, nella sede della Fondazione Mediterraneo, i “Premi
Mediterraneo
Per la sezione informazione i premi sono stati attribuiti all’agenzia
stampa Ansamed – “per il ruolo svolto con
tempestività, completezza e attendibilità nel campo dell’informazione
euro-mediterranea con l’obiettivo di rilanciare e diffondere un’immagine
positiva del Mediterraneo, area di opportunità e sviluppo che affonda le sue
radici in una storia millenaria di relazioni e scambi, e di abbattere lo
stereotipo di una regione caratterizzata solo da tensioni politiche e sociali e
costantemente minacciata dal terrorismo” – ed al giornale Le Monde diplomatique, nella cui motivazione si legge “mensile non
neutro, in quanto animato dalle passioni
umane e sociali, ed impegnato nella più ampia apertura, Le Monde diplomatique ha, per mezzo secolo, con informazioni e
commenti non sottomessi ad interessi di parte, cercato nella complessità degli
eventi le finalità che li dirigono e le forze che li sospingono. La sua azione
ha suscitato una reazione indipendente costituendosi come guida alla
comprensione reciproca, alla giustizia e alla pace”.
Hanno
ritirato i premi l’amministratore delegato dell’Ansa Mario Rosso ed il
vicedirettore vicario Carlo Gambalonga.
Per
“Le Monde diplomatique” è intervenuto il direttore Ignacio Ramonet. Tra i massimi specialisti in geopolitica e strategia internazionale
a livello mondiale – autore di numerose pubblicazioni, tra le quali “Il mondo
che non vogliamo. Guerra e mercato nell’era globale”
(Mondadori) – Ramonet si è
soffermato sull’importanza del Premio e sul ruolo svolto dalla Fondazione
Mediterraneo nella valorizzazione del dialogo tra le culture quale strumento
per combattere la globalizzazione.
L’intelletuale spagnolo ha delineato
un quadro dettagliato dell’attuale situazione caratterizzata da microconflitti che costituiscono quello più vasto che è
globale.
“Meglio
dire Conflitto Globale, che è la somma di quattro
conflitti: la guerra dela globalizzazione,
prettamente economica; la guerra in senso militare; la guerra sociale e la
guerra ecologica” – ha affermato Ramonet.
Il
“Premio Mediterraneo per l’architettura” è al suo debutto e sarà assegnato ogni
anno dalla Fondazione Mediterraneo e dalla Fondazione
Annali dell’Architettura e delle Città. Il primo a ricevere il premio ieri per l’edizione 2005
è stato l’architetto napoletano Fabrizio Carola con la seguente motivazione:
“Un architetto che con il suo ingegno ha saputo creare strutture basate sul
sapere di antiche tradizioni della scienza delle costruzioni realizzando
architetture di vita allo stesso tempo primitive e complesse, tese tra memoria
arcaica e futuro, dove l’elementarità delle tecniche è versatile nelle
procedure, semplicità e rigore nell’uso
dei materiali. Architetture di vita e per la vita, rispettose del contesto naturale che rispondono a bisogni primari di
serenità ed armonia; volumi che non indulgono
in tecnologismi né in tecnologie obsolete. Con
Fabrizio Carola la ricerca di tecné della libertà
porta alla scoperta del sapere sedimentato in pratiche di costruzione della tradizione premoderna ed apre un rigoglioso sentiero di scoperta per
la creatività contemporanea mediterranea”.
Sono
intervenuti, tra gli altri, Benedetto Gravagnuolo,
presidente della Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città, e il
presidente dell’Ordine degli architetti di
Istituito
nel 1997, il Premio Mediterraneo costituisce uno dei più prestigiosi
riconoscimenti a livello mondiale. Tra i premiati si ricordano:
1998
Premio “Mediterraneo di Pace” a Kiro Gligorov, Presidente della Repubblica di Macedonia.
1999 Premio
“Mediterraneo di Cultura” a S.M. Hussein Bin Talal del Regno Hascemita di Giordania.
2000
Premio “Mediterraneo di Pace” a
S.M. Hassan II, Re del Marocco.
Premio
“Mediterraneo di Cultura” alla Repubblica di Malta.
2001
Premio “Mediterraneo di Pace” a Leah Rabin.
Premio
“Mediterraneo di Cultura” al Cardinale Roger Etchegaray.
2002
Premio “Mediterraneo di Pace e Cultura” alla memoria di Julio
Fuentes e Maria Grazia Cutuli.
Premio
“Mediterraneo Informazione” al quotidiano El Mundo.
Premio
“Mediterraneo Informazione” al quotidiano Corriere della Sera.
2003
Premio “Mediterraneo di Pace” a
Padre Elias Chacour.
Premio
“Mediterraneo di Cultura” a Suzanne Mubarak. Premio “Mediterraneo d’Arte e Creatività” a Naguib Mahfouz.
2004
Premio “Mediterraneo Istituzioni”
a Pat Cox e Abdelwahad Radi.
Premio
“Mediterraneo Informazione” a Al Bayane,
quotidiano marocchino.
Premio
“Mediterraneo di Pace” all’Associazione “Marseille Esperance”.
Premio
“Delfino d’argento” alla memoria di Manuel Vazquez Montalban.
2005 Premio “Delfino d’argento” alla memoria di Yasser Arafat.
Premio
“Mediterraneo Istituzioni” a Recep Tayyp Erdogan.
Premio
“Mediterraneo Informazione” a Le Monde diplomatique e Ansamed.