“IL DENARO”

 

18 ottobre 2001

 

Antonio Bassolino ha il suo ministero per il Mediterraneo

 

Nasce la “Maison de la Méditerranée”

 

di Claudio d’Aquino

 

E’ stata ufficialmente insediata a Napoli la Casa del Mediterraneo (Maison de la Méditerranée), progetto sorto per iniziativa della Fondazione Laboratorio Mediterraneo presieduta da Michele Capasso con il sostegno del comitato scientifico guidato da Predrag Matvejevic’. Una istituzione alla quale la Regione Campania ha assegnato una sede in Napoli (Via Depretis 130), completamente ristrutturata a spese della Fondazione Laboratorio Mediterraneo. “A supporto dell’azione delle attività dell’Accademia del Mediterraneo – afferma il governatore della Regione Campania Bassolino, che per statuto è anche presidente della Maison -  è prevista la prossima approvazione di un progetto integrato del Por.” La Regione ha in programma inoltre la firma di due protocolli d’intesa che coinvolgono l’Accademia. Il primo vede in prima fila la Provincia di Benevento, impegnata nell’istituzione della sede capofila sulle biodiversità e la sicurezza alimentare per l’area euromediterranea. Per il secondo il Comune di Caserta è fulcro dell’istituzione presso il Belvedere di San Leucio della sede capofila di Euromedcity, progetto che riunisce le capitali del Mediterraneo. “La Maison de la Méditerranée deve diventare un network di consultazione permanente  tra i partner del dialogo euromediterraneo – spiega il presidente della Fondazione Michele Capasso -. L’Accademia del Mediterraneo già conta su cinque sezioni tematiche e novantacinque uffici e bureaux distaccati nei vari Paesi euromediterranei che coinvolgono oltre milleduecento organismi. Si tratta ora di alimentare un sistema telematico di collegamento permanente tra i partner associati, animando forum sui temi dello sviluppo euromediterraneo”. “L’obiettivo cui dovrà tendere la Maison – spiega Matvejevic – non è certo costituire uno strumento operativo della lotta al terrorismo. Essa dovrà piuttosto individuare soluzioni adeguate per le esigenze di sviluppo economico e sociale attraverso una rete sempre attiva di relazioni e scambi; costituire una sede di dialogo e confronto culturale, in special modo con il mondo islamico dell’altra sponda”. Insomma, una sorta di ministero per il Mediterraneo della Regione Campania, la quale, aggiunge il presidente Bassolino “Non può abdicare a un suo ruolo nelle nuove e delicate relazioni tra mondo islamico e Occidente”. “E’ necessario ridurre – afferma il segretario dell’Accademia del Mediterraneo Nadir Mohammed Aziza – le frustrazioni nei paesi islamici perché queste sono il terreno più fertile per il terrorismo. Bisogna quindi isolare le frange di fanatismo e integralismo dell’Islam assicurando misure di sostegno alle popolazioni coinvolte dai bombardamenti di questi giorni”.