Con la cerimonia di insediamento ufficiale dell’Accademia e della Casa del Mediterraneo in Via Depretis, per la Regione Campania ha inizio un iter procedurale che la impegna in prima persona a sostegno dei progetti della Fondazione Laboratorio Mediterraneo. La Regione intende infatti – lo ha sostenuto il governatore Antonio Bassolino in occasione della presentazione del progetto mercoledì 17 scorso - rendere operativo il progetto integrato “Maison de la Méditerranée” che si prefigge lo scopo di innestare e rendere integrati i sistemi culturali, scientifici, economici ed istituzionali della Campania (che in questo assumerebbe ruolo di capofila dell’intero Mezzogiorno d’Italia) nell’ambito del processo di integrazione della Regione Euromediterranea.
L’idea che sottostà all’operazione è quella di mettere a frutto le esperienze di partenariato internazionale che hanno come protagonisti i governi regionali, locali, i soggetti della società civile, dando vita a nuove strutture e nuove opportunità per il dialogo euromediterraneo, allo scopo di dissipare le diffidenze di ordine etico e culturale che nello stesso tempo limitano le relazioni tra i Paesi ed impediscono la crescita sostenuta dei mercati. E quindi, per questa via, accelerare gli sviluppi attuativi del Protocollo di Barcellona. In estrema sintesi il progetto integrato prevede l’istituzione della Maison de la Méditerranée, l’esecuzione di una filiera di “piani d’azione”, un vasto programma di ricerca scientifica e formazione, la realizzazione del portale Euromedi.net.
Nel progetto integrato sono coinvolti vari attori istituzionali nazionali e campani (L’Agenzia nazionale per l’Ambiente, la seconda Università degli studi di Napoli, la Provincia di Benevento, l’ente ospedaliero Monaldi, le Città di Caserta, Avellino, Ercolano) e ciascuno ha un suo ruolo attuativo specifico. Occorre ora individuare un responsabile del progetto integrato e, con il concorso del Ministero del Tesoro e degli Affari esteri, rendere le procedure veloci e in grado di utilizzare le risorse disponibili.
Tra i progetti che destano maggiore interesse ce n’è uno che sta particolarmente a cuore al sindaco di Caserta Luigi Falco: fare in modo che sia il Belvedere di San Leucio ad ospitare Euoromedcity.
Com’è noto il
Belvedere di San Leucio fu nel 1500 Casino di caccia della famiglia Acquaviva, per poi divenire sede di un opificio serico
voluto dai Borbone alla fine del 1700. Fu il luogo di
materializzazione di una delle prime utopie di ispirazione
socialista, con la creazione di un’apposita Costituzione Leuciana
per i sudditi del Borgo.
Recuperato all’antico splendore
da un intervento iniziato alla fine degli anni 80, è stato posto
dall’amministrazione comunale alla fine degli anni 90 al centro dello sviluppo della città e dell’intera conurbazione casertana.
La funzione museale, base principale del progetto di restauro,
grazie ad un attento studio di fattibilità, è stata abbinata a quella di
ospitare una delle principali iniziative della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo: l’insediamento della sezione Euromedcity,
le capitali del Mediterraneo. Il protocollo d’intesa, frutto di una serrata
concertazione tra Regione, Comune di Caserta e Fondazione Laboratorio
Mediterraneo (di cui Euromedcity è sezione autonoma), sancisce la immediata disponibilità di 3.200 metri quadrati del
complesso, che ne conta in totale 15.000, alla concreta realizzazione
dell’iniziativa: uno spazio di visibilità, e progettualità
e cooperazione alle città capitali del Mediterraneo, con scambi di esperienze e
di esempi di buona pratica su problemi comuni.
Biodiversità
La biodiversità e la sicurezza alimentare nel Mediterraneo sono invece al centro di un altro importante progetto che vede capofila la Provincia di Benevento, impegnata a perseguire iniziative per la migliore conoscenza fra i Popoli ed il perseguimento degli ideali di pace mediante, in particolare, la realizzazione di programmi e progetti di sviluppo culturale.
In attuazione di tali principi, il 9 dicembre del 1999, a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, la Provincia di Benevento ha sottoscritto il protocollo per le Aree territoriali di eccellenza europea (Atee), impegnandosi, con questo atto, a dare assoluta priorità alle scelte politico-programmatiche finalizzate al perseguimento della qualità e dell’eccellenza nelle attrezzature del territorio, nell’offerta dei servizi, nell’organizzazione di processo e di prodotto. In tale contesto la Provincia di Benevento ospiterà la sede tematica dell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée capofila per l’area euromediterranea sul tema della biodiversità e della sicurezza alimentare.
Tra l’altro è allo studio la
creazione di un Festival Biennale del Mediterraneo relativo
alle tematiche della sicurezza alimentare, con annessa banca dati da
integrare nel portale Euromedi.net implementando tale
azione con il Forum internazionale per la “Biodiversità
e Sicurezza alimentare: i sapori dei Paesi dell’area mediterranea”.
Attività
di formazione professionale per i seguenti destinatari: personale della
pubblica amministrazione dei Paesi dell’area mediterranea. E’
prevista l’istituzione di borse di studio per i giovani provenienti dai Paesi
del Mediterraneo.
Tornando al Beneventano,
si parla del Museo del Sannio come sede della
Biblioteca, Emeroteca e Mediateca del Mediterraneo relativa ai temi della globalizzazione
e sicurezza alimentare.