"IL DENARO"

17 febbraio 2001

L’IMPEGNO DELL’EUROPA PER IL FUTURO DEL MERIDIONE

La Regione Campania è chiamata ad esercitare un ruolo di primo piano nel partenariato

di Michele Capasso

Lunedì 19 febbraio 2000. Castel dell’Ovo. Il Commissario europeo Mario Monti incontra esponenti del mondo politico, economico e culturale per confrontarsi sul tema dello sviluppo del Mezzogiorno e delle politiche dell’Unione europea. Organizzato dal "Centro d’iniziativa Mezzogiorno-Europa", l’incontro sarà presieduto da Giorgio Napolitano – presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo - e prevede la partecipazione di Claudio Azzolini – presidente di Europa Mediterranea - ed Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania.

E’ un’occasione importante per dibattere su un tema attuale e vitale per lo sviluppo e la cooperazione decentralizzata: l’internazionalizzazione culturale, scientifica ed economica delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia e, specialmente, con i Paesi euromediterranei.

Intervenendo nel dicembre 1997 al Secondo Forum Civile Euromed – organizzato a Napoli dalla nostra Fondazione – il Commissario Monti indicò - ai 2248 partecipanti in rappresentanza di 36 Paesi - la necessità di attuare una politica euromediterranea fondata soprattutto sulla cooperazione decentralizzata, attraverso la partecipazione attiva delle Regioni e delle Città, specialmente el Mezzogiorno d’Italia: "la Campania e Napoli – concluse allora Monti – devono abituarsi a ‘pensare europeo’ ed a ‘respirare mediterraneo’, per assumere il ruolo centrale di questo processo".

Sono trascorsi più di tre anni ed il tema è oggi più che mai attuale, considerata l’ultima opportunità offerta dai POR delle Regioni Obiettivo 1 che, tra le varie misure, prevedono specifiche azioni per favorire l’internazionalizzazione.

Su questo tema è opportuno sottolineare quanto segue:

1. Il rafforzamento delle competenze delle Regioni in materia di rapporti con l’estero, avviato dalla cosiddetta "Riforma Bassanini", si sta sviluppando con straordinaria rapidità, sulla base di alcune condizioni di scenario politico ed istituzionale assolutamente favorevoli, che il Mezzogiorno può considerare come riferimento nella costruzione di rapporti interinstituzionali cooperativi.

Tali fattori di successo sotto il profilo istituzionale possono essere così riassunti:

La Regione Campania, nell’ambito della strategia nazionale per l’internazionalizzazione, può assumere un ruolo determinante.

Infatti, dal lato degli attori necessari al partenariato interistituzionale e culturale ed alla formazione di capitale umano internazionale si evidenzia in Campania la presenza di :

Dal lato degli operatori economici e delle condizioni strutturali di rapporto con i mercati internazionale, si evidenzia la presenza di:

L’elencazione di questi punti di forza non deve tuttavia condurci a trascurare la presenza diffusa di elementi di debolezza che il sistema regionale denota sotto il profilo dell’internazionalizzazione, elementi che debbono essere sanati attraverso un’attenta articolazione progettuale della programmazione di settore: una sfida ed una straordinaria opportunità che non deve essere perduta.