“IL DENARO”
1 febbraio 2003
Cresce
l’autorevolezza italiana
A settembre
Napoli ospita il Bureau
Una settimana all’insegna dell’italianità quella che si è
conclusa ieri. E ricca di soddisfazioni innanzitutto per il presidente di
Europa Mediterranea Claudio Azzolini, il quale è vice presidente del Consiglio
d’Europa, nonché presidente della delegazione italiana in seno all’istituzione
sorta nel 1949 e che oggi riunisce quarantacinque Paesi interessati a
intrecciare con il vecchio Continente rapporti politico-diplomatici e
culturali. Si è conclusa ieri al Palazzo d’Europa di Strasburgo, iniziata
lunedì 7 gennaio , la prima sessione 2003 del Consiglio d’Europa, ospite il
presidente della Repubblica d’Austria Klestil. “Sette giorni intensi ed
altamente positivi per il nostro Paese - ribadisce Azzolini - in seno a
un’istituzione prestigiosa». Rieletto presidente dell’Assemblea parlamentare
del Consiglio d’Europa l’austriaco Peter Schieder, tra i vice figura ancora
Azzolini, che è entrato a far parte della Commissione permanente e della
Commissione politica del Consiglio, e soprattutto è stato designato dalla
stessa Commissione politica che si è riunita giovedì 30 come «rapporteur» delle
relazioni tra Europa e Stati Uniti.
Domanda. Una designazione impegnativa, presidente, in un
momento assai delicato dei rapporti tra Europa e Usa, non è così?
Risposta. Sì, una designazione di estrema attualità, come
il compito comporterà notevoli implicazioni. Non nego che mi ha inorgoglito
molto il fatto che essa è stata effettuata all’unanimità dalla Commissione
politica. Credo che sulla scelta abbia avuto una certa influenza il fatto che
sono stato, prima che deputato di Forza Italia nel Parlamento italiano, un
parlamentare europeo.
D. In che cosa consisterà praticamente il rapporto.
R. Dovrà essere una fotografia condivisa dei quarantacinque
Paesi aderenti all’Assemblea parlamentare sui rapporti che l’Europa deve tenere
con gli Stati Uniti. Ma c’è da segnalare anche un’altra decisione assunta dalla
Commissione.
D. Quale?
R. Il fatto che farò parte anche della sottocommissione del
Medio Oriente come componente titolare. Ecco un altro scottante fronte su cui
impegnarsi. C’è da affrontare la questione turco-cipriota alla luce della
richiesta della Turchia di avviarsi ad entrare nell’Unione. soprattutto c’è da
affrontare la questione israelo-palestinese.
D. Probabilmente le tornerà utile la conoscenza che ha
acquisito dei problemi della riva Sud del Mediterraneo, come presidente di
Europa Mediterranea.
R. Certo. E non è senza significato l’aver ottenuto, su mio
invito, che una prossima seduta straordinaria del Bureau dell’Assemblea del
Consiglio d’Europa si tenga a Napoli. Per la precisione presso la sede
dell’Accademia e della Maison del Mediterraneo, di cui è direttore generale l’architetto
Michele Capasso.
D. Quando si svolgerà il prestigioso consesso?
R. Per l’esattezza l’8 settembre prossimo. Vi
parteciperanno un centinaio di autorità e personalità europee e non.
D. La rappresentanza italiano in seno all’Assemblea del
Consiglio d’Europa sta indubbiamente crescendo di peso e visibilità, non è
così?
R. E’ il frutto di un lungo lavoro e di molti sacrifici. Stiamo crescendo anche grazie al fatto che la delegazione italiana è composta da autorevoli esponenti come Gerardo Bianco e Andrea Manzella. Si lavora con spirito bipartisan. Vuole un altro esempio della autorevolezza italiana? Mercoledì scorso il presidente Schieder ha conferito un diploma d’onore a Giuseppe Vedovato, oggi novantenne, che è stato l’unico italiano presidente dell’Assemblea nella seconda legislatura.