28 agosto 2004
Il Mars collaborerà con l’Ente spaziale americano per individuare rimedi contro il buco nell’ozono
di Monica Nardone
BENEVENTO – Gli uomini delle
stelle saranno a Benevento per studiare l’atmosfera e risolvere il problema del
buco dell’ozono. Si chiamano Hallen Royal
e Donald Oliver e sono scienziati della Nasa (Ente spaziale e
aeronautica americana), il più famoso centro aerospaziale del pianeta.
Arriveranno oggi all’aeroporto di Capodichino a Napoli. Saranno seguiti a
distanza di qualche ora da un altro atterraggio insolito per la Campania. A
Capodichino giungerà, infatti, l’aereo “Proteus 2”, un veicolo che vola
nella stratosfera a 20 mila metri di altezza.
Le “menti” e la tecnologia
statunitense se hanno deciso di scegliere il Mars, l’agenzia di monitoraggio
satellitare che ha sede nella “Villa dei Papi” a Benevento, per una serie di
sperimentazioni sullo stato dell’atmosfera. Già oggi cominceranno le prime
sessioni di collaudo, ma gli esperimenti di alta quota si terranno dal 5 al 29
settembre. Il Mars, che ricorda il pianeta rosso, è stato inaugurato nel
febbraio 2003 ed è nato da un’idea della Provincia di Benevento in
collaborazione con la regione e l’Università del Sannio.
“La sinergia con la Nasa è
cominciata lo scorso maggio con un convegno di studi in due sessioni che si
sono svolte a Ravello e a Benevento – afferma Carmine Nardone, presidente della
Provincia di Benevento – adesso però comincia la collaborazione fattiva e la
raccolta dei primi frutti”. Il centro di ricerche, creato di catturare il
respiro dei satelliti, è nato sotto auspici positivi: nella sua genesi c’erano
già i presupposti di un futuro contatto con la Nasa. Nardone racconta che quando
fu bandita la gara internazionale per aprirlo, l’azienda vincitrice
dell’appalto fu la Californiana “Seaspace”, che già aveva fornito materiale ad
alta tecnologia alla Nasa.
“Altro fattore determinate per
questa iniziativa – continua Nardone – è stato il contatto con il ricercatore
Paolo Antonelli, uno studioso andato via dall’Italia per completare i suoi
lavori scientifici all’Università del Wisconsin, collaboratore della Nasa, che
ha accettato di venire a Benevento perché interessato ai nostri progetti
scientifici. Quando la Nasa ha pensato di avviare studi sull’atmosfera, perciò,
era già a conoscenza del nostro centro, grazie al ricercatore che è stato il
nostro ponte”.
Antonelli si è ora stabilito a
Benevento, ma non è l’unico tornato in Italia per seguire le ricerche sannite,
infatti sarà coadiuvato da ventotto ricercatori che hanno arricchito i propri
curricula in svariate Università straniere. Da settembre saranno impegnati
nell’Agenzia di monitoraggio. Le sperimentazioni cominceranno con il progetto
“Adeiuez” e nella lettera inviata lo scorso 4 agosto alla provincia dal centro
di ricerca “Langley” della Nasa, si leggono tutti i parametri dell’esperimento
che riguarda lo studio delle radiazioni presenti nell’atmosfera e gli effetti
che hanno sul suolo e sulla temperatura della Terra e dell’atmosfera. Il
pratica la sperimentazione servirà a chiarire le conseguenze di fenomeni come
l’effetto serra e il buco nell’ozono.
Tecnicamente ci saranno tre
piattaforme di ricerche, due aeree e una satellitare. Un aereo britannico
volerà 6mila metri di altezza, quello della Nasa a 20mila e un satellite a 800
metri chilometri. I tre vettori si allineeranno sulla stessa orbita e
raccoglieranno i dati sull’atmosfera e sulla Terra. Poi saranno inviati al Mars
che li elaborerà per permettere agli scienziati della Nasa di studiarli. La
stazione sannita e l’unica in Italia e con le sue antenne è capace di catturare
24 ore su 24 i segnali provenienti dai satelliti con una superficie
monitorabile che si estende dal Polo Nord al Centro Africa. Responsabili del
progetto Mars sono i professori dell’ateneo sannita Domenico Villacci e
Maurizio Di Bisceglie. “Hanno raccolto la sfida – ha affermato Aniello
Cimatile, rettore dell’Università del Sannio – con la nostra piccola gemma. Con
l’Agenzia di Villa dei Papi ci siamo aperti nuove prospettive e abbiamo creato
una nuova identità scientifica che è tutta sannita”.
Importante per la riuscita
dell’impresa è stata la possibilità di utilizzare l’aeroporto di Capodichino
grazie all’intermediazione della regione. “Quello che si sta per realizzare a
Benevento - sottolinea Luigi Nicolais,
assessore alla Ricerca Scientifica della Campania – è la dimostrazione che è un
bene puntare sulla ricerca scientifica. La volontà di un Ente come la Nasa di
collaborare con una cittadina piccola come Benevento è la prova che con
l’impegno si riescono a creare centri di ricerca d’eccellenza”. Per Nicolais
questa è una grande opportunità, è anche l’occasione per portare il Sannio e
l’intera Regione su scenari internazionali.