IL DENARO

9 settembre 2004

 

Una Fondazione per il dialogo

 

PARTE LA RETE ITALIANA DELLA ANNA LINDH, ORGANISMO NATO PER CREARE UNA MAGGIOR COESIONE TRA DIVERSE CULTURE

 

Costituita presso il ministero degli Affari Esteri la rete italiana della Fondazione euro-mediterranea "Anna Lindh" per il dialogo fra le culture. La rete prende avvio con un incontro, presieduto dal direttore generale per il Mediterraneo e il Medio Oriente Riccardo Sessa, al quale hanno preso parte istituzioni pubbliche e private impegnate in attività d'interesse euro-mediterraneo e rappresentanti degli assessorati alla Cultura di regioni e città italiane. Inizia così l'attività della rete italiana, che interagirà con la sede centrale di Alessandria d'Egitto e le reti dei paesi euro-mediterranei attraverso la Fondazione "Laboratorio Mediterraneo" di Napoli, istituzione capo-fila nazionale. La Fondazione euro-mediterranea è stata decisa dall'Unione europea nel corso del semestre di presidenza italiana su impulso del nostro Paese. Essa fungerà da organismo promotore e catalizzatore delle iniziative mirate a promuovere il dialogo e la conoscenza.

L’Italia fa quadrato per favorire lo sviluppo di un dialogo tra le diverse culture dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Dopo i tragici fatti iracheni e in un momento di particolare recrudescenza della violenza terroristica in tutto il mondo, è stata costituita ieri al ministero degli Esteri la rete italiana della Fondazione euro-mediterranea per il dialogo tra le culture “Anna Lindh”.

Il progetto voluto e sostenuto dall'Italia, rappresenta la concretizzazione del processo di Barcellona avviato nel 1995 per favorire l'integrazione tra i paesi delle due sponde del Mediterraneo. A presiedere la riunione che ha istituito la rete italiana della Fondazione Lindh è stato il direttore generale della Farnesina per i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, Riccardo Sessa, il quale sottolinea come il dialogo tra diverse culture nel rispetto reciproco delle singole diversità può e deve rappresentare uno strumento per combattere la violenza e riportare la pace.

Dopo aver ricordato l'azione “barbara ed inqualificabile”che ha colpito ieri le due operatrici di pace a Baghdad, Sessa sottolinea come l'iniziativa cominciata oggi assuma un particolare valore poiché “in questi tempi lacerati dalla violenza - aggiunge l'alto funzionario della Farnesina - la cultura è l'unica via per portare avanti il dialogo, la conoscenza reciproca e riportare la pace”.

Per Sessa la lotta al fondamentalismo terroristico, che nulla ha a che fare con l'Islam, e le risposte che l'Occidente è chiamato a dare alla sfida della democratizzazione sono i due punti cardine intorno ai quali deve ruotare l'attività della Fondazione per il dialogo euro-mediterraneo. In particolare Sessa sottolinea come sia oggi ancora più “importante ed urgente” elaborare una linea italiana per il dialogo tra le culture da proporre come modello anche agli altri partner.

La rete italiana della Fondazione Lindh nei prossimi tre anni svolgerà anche il ruolo di capofila delle reti dei paesi dell'Unione Europea su cui si basa la struttura operativa della stessa Fondazione che ha il suo quartier generale ad Alessandria d'Egitto. Alla rete italiana sono state chiamate a partecipare tutte le istituzioni pubbliche e private interessate alle problematiche euro-mediterraneee a cominciare dai ministeri, dalle regioni e anche da vari enti. Alla rete partecipa anche l'Agenzia Ansa con l'iniziativa Ansamed che in occasione della riunione odierna è stata rappresentata dal presidente Boris Biancheri e dal direttore Pierluigi Magnaschi.

Il programma operativo della rete italiana è stato presentato da Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo, e capofila della rete italiana della Fondazione Euromed Anna Lindh.

Capasso, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla nascita della Fondazione, sottolinea come l'Italia sia stata chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nel lavoro di questa nuova istituzione. “Siamo in un momento di emergenza e c'è bisogno di interventi di emergenza - dice Capasso nel sollecitare la definizione di iniziative concrete che favoriscano il dialogo culturale tra i paesi del Mediterraneo”.

I primi passi operativi della rete italiana saranno la creazione di una banca dati su tutti gli organismi interessati e coinvolti nelle tematiche euro-mediterranee, la creazione di un sito Internet, l'organizzazione di avvenimenti culturali, la pubblicazione di studi di settore, la promozione del turismo culturale e altre iniziative che saranno presto messe a punto.