5 ottobre 2004
di Nadia Pedinino
L’economia come strumento di pace e di integrazione: è quanto sostiene il Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, annunciando a Caserta la firma da parte di trentacinque ministri dell’Industria dell’Ue e della sponda Sud del Mediterraneo della Carta di Caserta. Il rafforzare la competitività delle imprese delle aree. Questa intesa – spiega il presidente di Turno del Vertice, l’olandese Karien Van Gennip – si concentra soprattutto sulle Pmi”.
La Carta presenta alcune linee
d’azione importanti, opportunamente selezionate, racchiuse in dieci punti per
agevolare la crescita dell’impresa e che presto si tradurrà in un’agenda
operativa.
“I progressi nell’attuazione della
Carta – spiega il ministro olandese Van Gennip – saranno monitorati in maniera
regolare dal Gruppo di Lavoro che si interessa della cooperazione industriale
Euromediterranea”. La Carta prosegue l’olandese – fa riferimento alla pratica
di scambiarsi le migliori procedure tra un Paese e all’altro, come quella che
ha reso possibile avviare in Giordania, un’impresa in soli trenta minuti”.
Oltre a sottoscrivere la Carta
Euromediterranea, i ministri hanno approvato anche un programma di lavoro
2005-2006 contenete progetti di partenariato nel campo della ricerca, del
trasferimento tecnologico, della formazione specializzata e dello sviluppo dei
fattori localizzativi per attrarre investimenti esteri.
Tra i punti forti dell’intesa la
volontà di rilanciare il partenariato industriale euromediterraneo attraverso
un meccanismo di cofinanziamento, per lo sviluppo industriale sul modello dei
Fondi strutturali europei per la crescita delle imprese e dell’occupazione.
Di tutti i temi si è discusso a
partire da domenica 3 per tutta la giornata di ieri presso la Reggia di Caserta
dove, in incontri, dibattiti e conferenze stampa, si sono profilate
all’orizzonte nuove misure e strumenti adeguati finalizzati a fronteggiare la
grave crisi occupazionale che minaccia i Paesi del Mediterraneo e rischia di
alimentare nuove ondate migratorie verso i Paesi del Nord.
La Conferenza organizzata
quest’anno dall’Italia per impegno preso durante la presidenza dell’Unione
europea è stata presieduta dal Ministro olandese Van Gennip e dal Ministro
Marzano che ha incaricato l’Istituto
per la promozione industriale – Ipi – di curarne gli aspetti politici,
tecnici e organizzativi in collaborazione con la Commissione Europea.
“Non è un caso – dichiara
Marzano – che il nostro incontro avvenga in un’area del Mezzogiorno d’Italia
tradizionalmente proiettata verso la cooperazione con i Paesi del Mediterraneo
e che è stata capace di sviluppare sul proprio territorio centri di eccellenza
tecnologici e imprenditoriali all’avanguardia”.
“Negli ultimi anni – prosegue il
ministro dell’Attività Produttive -
l’area del Mediterraneo è diventata oggetto di un intenso dibattito politico
internazionale e rappresenta oggi una delle aree privilegiate in cui si esplica
l’attività di cooperazione dell’Unione Europea, che ha conosciuto un salto di
qualità con la Conferenza di Barcellona del 1995 nelle cui dichiarazione finale
viene fissato l’obiettivo di creare nel bacino del Mediterraneo una zona di
dialogo, di scambi e cooperazione che garantisca pace, stabilità e prosperità”.
“Occorre – conclude Marzano
individuare le più adeguate forme di utilizzo dei fondi Meda per i prossimi
anni, che potrebbero ispirarsi ai fondi strutturali europei che hanno favorito
notevolmente la crescita delle aree svantaggiate dei paesi europei di quelli di
recente adesione, nonché al modello di cofinanziamento dei programmi previsti
dal sesto programma quadro della ricerca, modello che potrebbe essere adottato
soprattutto per i programmi subregionali indispensabili per rafforzare il partenariato
Sud-Sud e Nord-Nord