24 ottobre 2004
E’ stata inaugurata ieri nei suggestivi spazi dell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce la mostra “Stracciando i veli: donne artiste del mondo islamico” che resterà aperta fino al 16 novembre e che raccoglie le opere di 51 artiste di fede e redici diverse provenienti dall’Algeria, dalla Giordania, dallo Yemen, dall’Egitto, dall’Arabia Saudita, dalla Turchia, dal Libano, dall’Iraq, dalla Palestina, dal Marocco ma anche dal Bangladesh, dalla Malesia e dall’Indonesia.
Una mostra prima di tutto
islamica, e poi universale. Universale nello spirito di quella grande civiltà
che all’epoca dell’Europa orientale bizantina e del Medioevo occidentale ha
rappresentato nella filosofia, nella scienza e nell’arte la sintesi più alta e
più ricca della riflessione, della fantasia e delle tradizioni confluite in un
Islam che abbracciava gran parte del mondo civile fino all’estrema Asia. Una
globalizzazione islamica da non dimenticare oggi che la globalizzazione della
“modernità” occidentale s’impone con la stessa irruenza con cui quella
s’impose.
Questa mostra è un appello alla
riflessione: prima di tutto sull’immagine della donna islamica, poi sul suo
reale stato civile nelle diverse società islamiche e infine sull’immaginario
che culliamo in noi stessi. Sono opere di donne che danno voce alla propria
creazione infrangendo rappresentazioni, stereotipi e pregiudizi della donna
“velata”. Una mostra in cui la creatività delle donne di paesi musulmani prende
corpo oltre il velo del suo stereotipo; un’occasione di conoscenza visiva per
andare con lo sguardo del cuore e della ragione oltre il velo della
subordinazione e rimozione.