COMUNICATO STAMPA
Napoli, 9 settembre 2003
Martedì 9 settembre 2003, alle ore 19, presso la sede centrale
di Napoli della Maison de la Méditerranée, sarà
consegnato a Suzanne MUBARAK, consorte del Presidente della Repubblica
Araba d’Egitto e Presidente della Biblotheca Alexandrina,
il “PREMIO MEDITERRANEO DI CULTURA 2003”In
questa occasione saranno illustrati i punti principali del Protocollo
di Collaborazione permanente sottoscritto dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo e dalla Bibliotheca Alexandrina.
Da cinque anni il Premio Mediterraneo viene assegnato a personalità
del mondo politico, culturale, scientifico e sociale che si sono
distinti per la loro azione a favore dei Paesi euromediterranei.
Tra questi Re Hussein di Giordania, Re Juan Carlos I di Spagna,
Re Hassan II del Marocco, Lea Rabin, il Cardinale Roger Etzchegaray,
i cantanti Noa, Nabil e Moni Ovadia, il Presidente della Repubblica
di Macedonia Gligorov.
Il Premio è assegnato ogni anno dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo con l’Accademia del Mediterraneo – Maison
de la Méditerranée, una rete costituita da oltre 500
organismi di alta cultura che ha sedi nei Paesi euromediteranei
e sede centrale a Napoli.
Il Premio si articola in molteplici sezioni, ad ognuna delle quali
è dedicata una giornata di studi con la partecipazione dei
premiati. Per l’anno 2003 questi i premiati:
PREMIO MEDITERRANEO DI CULTURA
A S.E. SUZANNE MUBARAK (Egitto)
Per il ruolo fondamentale che ha avuto per la creazione e la realizzazione
del progetto per la Bibliotheca Alexandrina. La rinascita della
biblioteca costituisce, infatti, un atto di fedeltà alla
memoria di un popolo e la restaurazione di un patrimonio che appartiene
all’umanità.
PREMIO MEDITERRANEO DI PACE
AL PADRE ELIAS CHACOUR (Palestina-Israele)
Cristiano di fede, arabo di origine e israeliano di nazionalità,
è un testimone vivente di questa coesistenza, nonché
realizzatore della scuola di Ibillin che accoglie 80 giovani palestinesi,
musulmani, cristiani e israeliani: un esempio di pace e coesistenza.
PREMIO MEDITERRANEO PER LA PROMOZIONE SOCIALE E LO SVILUPPO
SOSTENIBILE
A SUA ALTEZZA REALE, LA PRINCIPESSA LALLA MERYEM (Marocco)
Per il suo impegno costante nel « vegliare » sulla salvaguardia
dell’infanzia e il rispetto dei diritti delle generazioni
future e a favore della promozione del ruolo delle donne nella società
e dell’educazione delle giovani donne.
PREMIO MEDITERRANEO DI LETTERATURA
A NAJIB MAHFUZ (Egitto)
Per il contribuito che, con la sua arte, ha fornito alla letteratura
egiziana e mondiale, diffondendo la cultura araba in occidente e
testimoniando la realtà quotidiana della sua gente.
PREMIO MEDITERRANEO D’ARTE
A KHALED (Algeria)
Per aver contribuito, con la sua arte, a diffondere l’importanza
del dialogo tra le culture, testimoniando come la musica costituisca
un linguaggio che avvicina genti e Paesi.
A CARLA GUIDO (Italia)
Per aver raccontato, con la sua interpretazione scenica del Kyrie
di Ugo Chiti, il dramma dell’universo femminile subalterno
e vittima della violenza di una storia scritta dal sangue.
PREMIO MEDITERRANEO PER L´INFORMAZIONE
AL SETTIMANALE DELLA RAI-TGR “MEDITERRANEO” (Italia)
Per l’impegno decennale a favore della promozione del dialogo
tra le società e le culture dello spazio euromediterraneo.
Prodotto da RAI, FRANCE 3, RTVE (Spagna) il magazine è diffuso
in 11 Paesi del bacino Mediterraneo e in America Latina. La stessa
redazione, guidata da Giancarlo Licata, realizza Rai Med, unico
canale satellitare in italiano e arabo che viene visto in Europa,
Nordafrica e Medio Oriente.
PREMIO DELFINO D’ARGENTO
Alla memoria di:
FRANCESCO DE MARTINO
Eminente studioso del Diritto romano e padre del Socialismo italiano,
Francesco De Martino costituisce uno dei rari esempi di equilibrio
tra politica e cultura.
IZET SARAJLIC’
Grande poeta bosniaco, Izet Sarajlic’ ha raccontato la guerra
e l’assedio di Sarajevo, consegnando il Suo testamento politico
e spirituale all’Accademia del Mediterraneo - Maison de la
Méditerranée che ha pubblicato le Sue opere ne “Il
libro degli Addii”.
FEDERICO BUGNO
Per aver testimoniato l’impegno sociale per la pace attraverso
il giornalismo di frontiera.
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