Comune di Napoli 92° Servizio
Sportello del Volinforma

 

 


 

Congresso nazionale di psicologia di comunità, Università degli Studi di Torino, Sipco, 1-2 marzo 2001.

LA DIMENSIONE DEL VOLONTARIATO A NAPOLI: MOTIVAZIONI E COMPETENZE*

 

Caterina Arcidiacono, Fortuna Procentese, Massimiliano Conson, Margherita Criscitiello, Ilaria Cuturi, Rosaria Guerriera, Palma Menna, Felicia Tafuri, Alessandro Taudino

Master europeo in Modelli di complessità ed ecologia umana. Strumenti per lo sviluppo di comunità — Fondazione Laboratorio Mediterraneo - Napoli, in collaborazione con Nicola Moccaldi, M.A. Di Benga, Antonio Moscati, Salvatore Esposito - Comune di Napoli

 

 

Premessa

Nella sezione destinata alla ricerca prevista per il secondo anno del Master europeo della Fondazione Laboratorio Mediterraneo dal titolo “Modelli di complessità ed ecologia umana. Strumenti per lo sviluppo di comunità”, il gruppo di psicologi partecipanti ha l'obiettivo di esplorare l'universo giovanile impegnato nel volontariato sociale nella città di Napoli. Un dato peculiare della società moderna con regole, ma senza legami, è il fatto che sta acquistando sempre maggiore spazio il fiorire di forme di associazione informale che tentano di costruire legami di alleanza spontanea in contrapposizione al vuoto delle relazioni sociali; di ciò è testimonianza la diffusione di esperienze che, seppur nella loro eterogeneità, rientrano nella macrocategoria del volontariato. L’interesse generale di questo lavoro, dunque, in linea con la rilevanza che il discorso politico – sociale attribuisce al terzo settore, si è venuto definendo in considerazione del fatto che gli esiti da esso derivanti, inserendosi in una discussione culturale di pregnante attualità, potrebbero da un lato offrire un approfondimento delle conoscenze sul fenomeno (accanto ai dati quantitativi già disponibili) e, dall’altro, arricchire gli spazi di riflessione per gli operatori, al fine di supportare l’azione concreta che troppo spesso prevale sulla possibilità di ri-pensare al proprio ruolo ed al lavoro svolto. La ricerca si caratterizza come "indagine naturalistica" ( Rappaport, 2000): infatti il gruppo di lavoro ha co-costruito obiettivi  e ipotesi di ricerca con il rappresentante del Sindaco per le politiche sociali e, nell'articolazione operativa, ha collaborato con il  92° servizio del Dipartimento Politiche Sociali dell'Amministrazione, insieme agli organismi di coordinamento cittadino del terzo settore e del volontariato (Comitato per la Lotta all'Esclusione Sociale, Volinforma). 

Finalità

La ricerca nasce dal considerare il volontariato quale azione sociale, in quanto da una parte esso offre agli individui la possibilità di agire concretamente nel sociale e dall'altra di confrontarsi con le proprie capacità, motivazioni, desideri in stretta articolazione con quanto il contesto in cui agisce offre in termini di opportunità e progettualità.

Costituiscono obiettivi prioritari d’indagine: la risposta che il volontariato offre ai bisogni della città, le modalità con cui esso assolve ai bisogni di partecipazione e solidarietà dei suoi membri (attuazione della spinta democratica); la qualità organizzativa e la tipologia delle associazioni e degli organismi; i livelli di efficacia rispetto agli obiettivi preposti e di efficienza rispetto alle risorse (economiche, umane, materiali) di cui nell’effettivo dispone.

D’altro canto è pur vero che uno studio sul volontariato non può prescindere dall’analisi del livello più propriamente individuale e motivazionale; si ritiene pertanto importante approfondire la competenza che il volontariato offre e, allo stesso tempo, la forma in cui esso esprime ed incarna la semantica del dono (Berthoud et al., 1994), dal momento che esso non nasce da una domanda, ma da una libera disposizione di alcuni cittadini a farsi carico dei bisogni della comunità. E' stato dunque anche considerato, come ulteriore ed al contempo imprescindibile elemento di analisi, il problema della motivazione individuale.

Campione

Il campione di riferimento è costituito dalle 126 associazioni di volontariato operanti nella città di Napoli, di cui 118 associazioni di volontariato (ovvero che nel proprio statuto fanno riferimento esplicito alla legge 266/91) registrate nella banca dati di Volinforma - che rappresenta la rete comunale di raccordo del volontariato cittadino - unitamente ad altre 8 organizzazioni nate da associazioni di volontariato che oggi operano come impresa sociale. Nello specifico 32 associazioni, individuate mediante una randomizzazione e rappresentate ciascuna da due membri (in totale 64 soggetti), partecipano a focus group sul tema del volontariato e dell’appartenenza associativa. Inoltre 320 membri delle predette associazioni partecipanti ai focus hanno risposto ad un questionario individuale per esplorare la sfera motivazionale e il sistema di attribuzione dei significati del giovane volontario.

Tempi e strumenti

Dall'organismo di connessione del volontariato su incarico del Comune di Napoli è stata inviata, a tutte le associazioni del campione, una lettera informativa sulle finalità della ricerca, affiancata da una scheda di rilevazione di dati generali: anno di nascita ed anno di fondazione, tipologia giuridica attuale e pregressa, ambiti di intervento, numero di soci e loro professione, contesto territoriale di riferimento, struttura organizzativa e funzionamento interno dell’associazione. E’ stata inoltre richiesta copia dello statuto e del regolamento interno di ciascuna associazione. Ai soggetti delle associazioni prescelte per la partecipazione ai focus viene somministrata una scheda di rilevazione di dati individuali, al fine di individuare il ruolo svolto all'interno dell'associazione e gli specifici ambiti di attività. La griglia di discussione del focus prevede l'esame delle seguenti aree: aspettative e motivazioni individuali e di gruppo; identità, appartenenza e rappresentazione associativa; assetto organizzativo, gestione della leadership, compiti e funzioni; punti di forza e di debolezza dell0'esperienza associativa; aree specifiche d'indagine (turn-over dei membri, formazione, gestione dei finanziamenti e possibilità di retribuzione); sperimentazioni e prospettive di sviluppo. Il questionario (A.Fedi, 2001), infine, fornisce informazioni più specifiche in merito alla dimensione identitaria dei membri delle associazioni. A conclusione della fase di raccolta dati i risultati saranno presentati e discussi in un seminario cittadino di restituzione, che vedrà la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nella ricerca.

Analisi dei dati

I dati raccolti sono analizzati con metodologie sia quantitative sia qualitative. In particolare la metodologia prescelta per l'interpretazione dei materiali testuali relativi ai focus è quella induttiva e lo strumento di supporto prescelto è il software ATLAS.ti. I risultati della ricerca-azione, attualmente in fase di elaborazione, insieme agli esiti degli incontri di gruppo degli attori del volontariato e delle istituzioni, saranno presentati nel corso del congresso.

Riferimenti bibliografici

Amerio P., Forme di solidarietà e linguaggi della politica, Bollati Boringhieri, Torino 1996.

Arcidiacono C., Appartenenza, senso di comunità e identità personale tra eccesso e negazione, in AA.VV., Identità personale: un dibattito aperto, CNR, Genova, 2000.

Berthoud G., Godbout J.T., Nicolas G., Salsano A., Il dono perduto e ritrovato, Ed. Manifesto libri, Roma, 1994.

D'Acunto  S., de Filippo E., Musella M. (a cura di), Rapporto di ricerca sui fabbisogni formativi e di aggiornamento della cooperazione sociale nella provinzia di Napoli, ERFES Campania, Napoli, 2000.

Fedi A., Gruppi di impegno sociale e processi di costruzone identitaria, in Bollettino di Psicologia di Comunità, 2001.

Rappaport J., Handbook of Community Psychology, Kluwer Academic Plenum, New York, 2000

 

 

* I dati sono in corso di elaborazione sia per quanto riguarda la ricerca svolta a Napoli sia per quella effettuata a Palermo dalla Dott.ssa Tiziana Lorè e dalla Dott.ssa Giovanna Marino