Congresso nazionale di psicologia di comunità, Università degli Studi di Torino, Sipco, marzo2001.

TURISMO E QUALITÀ DELLA VITA NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI

 

Caterina Arcidiacono, Fortuna Procentese, Monica Conte, Maria Teresa Coppola, Maria Esposito, Roberto Marcone, Ornella Natullo, Maria Giuseppina Pacilli, Patrizia Palomba

Master europeo in Modelli di complessità ed ecologia umana. Strumenti per lo sviluppo di comunità — Fondazione Laboratorio Mediterraneo - Napoli, in collaborazione con Toni "La Ruspa" e Heiner Legewie - Università di Berlino, Paola Masucci e Silvana Dello Russo - Comune di Napoli

 

 

 

Da ricerche effettuate su quartieri urbani (Garcia et al., 1999; Arcidiacono, 2000) è emerso  che la storia locale e l’architettura costituiscono una componente saliente dell’identità locale e della qualità della vita urbana per i cittadini. La storia dei luoghi e delle relative modalità di uso (Mankosky & Rappaport, 1995), sono fondamentali per la consapevolezza che le persone possiedono rispetto alle possibilità di sviluppo della comunità a cui appartengono.

 Finalità e obiettivi

La presente ricerca, inserendosi in questo quadro di riferimento teorico, ha lo scopo di esplorare come agiscono le rappresentazioni e i processi identitari degli abitanti e utenti di un'area ad alta distintività sociale (Puddifoot, 1995). Lo scopo specifico è, inoltre, analizzare quali siano le prospettive del Centro antico della città di Napoli riguardo alla qualità della vita urbana in relazione al turismo  e come il forte impatto turistico, registrato negli ultimi anni in questa zona, ha fatto emergere nuove esigenze economiche e culturali. Il turismo non sempre costituisce una risorsa positiva per la qualità della vita dei cittadini, e diventa utile analizzare l’incidenza che esso esercita sugli abitanti dei luoghi, anche per scongiurare quel processo d'inesorabile desertificazione che, sempre più spesso, accomuna i centri storici delle città turistiche. Altro scopo peculiare è, pertanto, quello di esplorare le potenzialità e i rischi che una grande eredità culturale  rappresenta per l’identità e il  benessere degli abitanti dei quartieri storici.

Metodologia e strumenti

Il primo strumento utilizzato è stata l’analisi descrittiva del territorio del Centro antico e delle attività sociali di cui esso è sede, mediante una raccolta dei dati sia da fonti tradizionali d’archivio sia attraverso la osservazione etnografica. Al fine di delineare una “fotografia” della vita nel centro antico di Napoli, sono state condotte alcune osservazioni, mirate all’individuazione delle caratteristiche salienti del luogo e delle persone che, abitualmente o sporadicamente, lo frequentano. I luoghi delle osservazioni sono stati opportunamente scelti in base alla rappresentatività dell’area oggetto del nostro studio, della loro rilevanza dal punto di vista storico-culturale e turistico ed in modo tale da ricoprire gran parte del territorio di interesse. Le osservazioni   sono state condotte in alcune piazze centrali (P.zza del Gesù Nuovo, P.zza S.Domenico Maggiore, P.zza Bellini) così come in alcune strade che costituiscono luoghi abituali di aggregazione e meta turistica per la presenza di monumenti e di negozi di antica tradizione artigiana (Via S.Biagio dei Librai, Via Costantinopoli, Via S.Sebastiano ). Sono poi state condotte quindici interviste semistrutturate a  personaggi chiave della zona, focalizzando l’attenzione sugli aspetti sociali e spaziali della biografia, affrontando temi quali la qualità della vita nel quartiere, il turismo e i cambiamenti apportati da quest'ultimo alla vita del quartiere stesso. Le interviste sono state affiancate dall’impiego della tecnica del "fotodialogo"(Legewie, Eichinger 2000), il cui obiettivo è coinvolgere attivamente i soggetti nella realizzazione delle foto, prevedendo l’organizzazione di una mostra fotografica quale momento di autoriflessione sulla propria identità, stimolando in quella sede gli abitanti ad elaborare alcune proposte di miglioramento della vita nel quartiere.

 Il progetto di ricerca è  realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli, Ufficio del turismo e associazioni del quartiere. Dagli incontri è emerso il cambiamento territoriale avvenuto dal 1994, anno della prima iniziativa di Maggio Porte Aperte, che ha determinato una maggiore produttività  economica e sociale e il proliferare di associazioni culturali di varie tipologie. Nel corso della ricerca-intervento intrapresa è stata evidenziata l’utilità di individuare, in forma accurata e partecipata,  i nuovi bisogni delle varie agenzie che gestiscono i monumenti e i luoghi di arte e cultura ed eventuali strumenti per la gestione delle necessità emergenti. L’èquipe di ricerca in risposta agli interessi espressi, in una seconda fase,  ha proposto di effettuare dei focus group con  membri di associazioni del centro antico al fine di metterne a fuoco i  bisogni e le risorse,   facilitando l’emergere di proposte altrimenti inespresse, da  ridiscutere con le istituzioni preposte. La  mostra  che  presenta le foto del quartiere e degli abitanti, corredate da brani significativi delle interviste, è lo strumento individuato per costruire la partecipazione sociale nel quartiere sui dati raccolti; allo stesso tempo essa costituisce  il mezzo per dialogare con le autorità amministrative locali e cittadine  e agisce quale strumento di democrazia e governo locale.

 Analisi dei dati e indicazioni conclusive.

La metodologia prescelta per l'interpretazione dei materiali testuali è quella induttiva e lo strumento di supporto prescelto è  il software ATLAS.ti . L’analisi qualitativa dei testi condotta attraverso tale software ha permesso di individuare alcune categorie descrittive ed interpretative in grado di evidenziare gli aspetti rilevanti della qualità della vita nel centro antico, in relazione a ciò che attiene l’impatto del turismo nel quartiere.

I dati raccolti unitamente alla descrizione della metodologia di lavoro partecipata, attivata specificamente nell'ultima fase della ricerca-azione, saranno riportati nel corso del congresso.

 

Tavole sintetiche esplicative della Ricerca

Riferimenti bibliografici

Arcidiacono, C. (2000). Napoli. Diagnosi di una città. Ed.Magma: Napoli.

Arcidiacono C., Sommantico m., Procentese F., Neap

Garcia, I., Giuliani, F. & Wiesenfeld, E. (1999). Community and sense of community: the case of an urban barrio in Caracas. Journal of Community Psychology, 27, 727-740.

Mankowski E., Rappaport J., (1995). Stories, Identity and the Psychological Sense of Community, in R.S. Wyer, Jr., Knowledge and memory: the real story. Advances in social cognition VIII. Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum Assoc.,.

Puddifoot, J.E. (1995). Dimensions of community identity. Journal of Community and Applied Social Psychology, 5,  337-370.