Messaggio di Lamberto Dini

Ministro degli Affari Esteri

(Marsiglia, 6 luglio 2000)

 

 

            Sono particolarmente lieto di inviare le mie felicitazioni agli Organizzatori delle Assisi del Mediterraneo per l’iniziativa da loro assunta di contribuire al bilancio della Società Civile nell’ambito del Partenariato euromediterraneo.

 

            I temi all’ordine del giorno assai pertinenti e suscettibili di promuovere un dibattito, il cui esito sarà certamente utile alla riflessione in corso sui modi e mezzi suscettibili di restituire vigore alla Dichiarazione di Barcellona.

 

            Molti di questi temi mi hanno visto impegnato in prima persona, in particolare la costruzione dell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée,  che compie una rentrée solenne in queste Assisi. Mi riferisco in particolare alle motivazioni più profonde che furono all’origine della creazione di tale Istituzione, a cui attualmente aderiscono 561 organismi ed Istituzioni, con 86 sedi distaccate, a testimonianza della esigenza sempre più avvertita di avvicinare il sapere e l’approfondimento delle scienze umane alla costruzione di una società mediterranea rispettosa delle specificità identitarie e delle diversità culturali ed aperta al progresso e al cambiamento.

 

            E’ mia convinzione, che l’apporto della cultura sia determinante per illuminare i percorsi della politica, ma ancor di più è indispensabile lo stimolo della società civile per la realizzazione di progetti capaci di favorire la condivisione della pace e del benessere.

 

            Come diceva Miguel de Unamuno: “La finalità della Cultura è di arrivare all’unità spirituale dell’umanità”. Quanta umanità e quanta civiltà hanno solcato le acque di questo antico mare: la egizia, la fenicia, la greca, la romana, la araba, la francese, la spagnola e l’inglese!

 

            Conoscersi, comunicare, cooperare, queste sono e devono rimanere, a mio avviso, le linee guida dell’Accademia: un trinomio con cui spetta ai popoli delle due sponde del Mediterraneo costruire un futuro di pace e di crescita civile.

 

            E’ con grande compiacimento che desidero esprimere, quindi, i miei auguri alle Assisi, che hanno riunito in una sede prestigiosa, quale quella di Marsiglia, preludio della 4° Conferenza euromediterranea  del prossimo novembre, uomini di scienza, di cultura, di economia e di politica, ed anche di formulare l’auspicio che il Mediterraneo, “culla di civiltà” torni ad essere protagonista del proprio destino.