INCHIESTA

"LO SPAZIO MEDITERRANEO"

 

Risultati principali

 

 


INDICE

 

 

Scheda tecnica

 

Introduzione

 

L'immaginario mediterraneo

            - Rappresentazioni mediterranee

            - I referenti culturali

     L'arte classica e rinascimentale

     Presenza e permanenza del Mediterraneo nella pittura

     La letteratura nel Mediterraneo: una visione classica

      L'alimentazione mediterranea

            - Le città nello spazio mediterraneo

            - Correnti culturali e centri di decisione

 

Relazioni nord-sud: conflitti e cooperazione

            - Problemi e soluzioni nell'area mediterranea

            - Valori e modernità: diverse prospettive

            - Gli strumenti di integrazione

 


SCHEDA TECNICA

 

Ambito: Internazionale, con particolare attenzione a tutti i paesi del bacino mediterraneo ed ai paesi europei.

Universo:

      Responsabili di centri di ricerca e di studio nei vari campi della conoscenza.

     Esperti e studiosi dell'area mediterranea.

     Lideres de opinion. (Personaggi politici)

 

Fig. 1 - Ambito lavorativo degli intervistati

Settore umanistico (27,9%)

S. Sociali (27,3%)

Territorio, urbanistica e trasporti (3,1%)

Tecnologia (4,2%)

Industria ed impresa (5,6%)

Centri multidisciplinari (9,6%)

Scienze (9,6%)

Diritto, Amministrazione, Relazioni Internazionali (12,7%)

 

Fig.2 - Tipo di Istituzione alla quale appartengono gli intervistati

Università (40,8%)

ONG (9,1%)

Imprese private (20,1%)

Enti pubblici (30,0%)

 

 

Campione: Campione ragionato, non aleatorio, con l'obiettivo di testare l'opinione dei sovrintendenti allo studio e alla ricerca, e dei lideres de opinion. Sono stati inclusi tutti i paesi mediterranei e tutti i campi di conoscenza.

Dimensioni: 1.500 spedizioni postali. Percentuale di risposte: 24,2% (per un totale di 363 questionari).

Afijacion: Non proporzionale

Modalità: Questionario di domande aperte e chiuse relative allo spazio mediterraneo, inviato per posta.

Idioma: Versione catalana, castigliana, francese ed inglese.

Periodo di realizzazione: 1994-1995.

Tipo di domande:

      Domande pratiche: dati sociodemografici dell'intervistato e del centro di ricerca o di studio.

      Domande dicotomiche, ciascuna accompagnata da una domanda aperta sul tema in oggetto.

      Domande di gradazione e/o di ordinamento: possibilità di varie categorie secondo l'opinione dell'intervistato.

      Domande di scala: opinione dell'intervistato in una scala chiusa del tipo "pienamente d'accordo/assolutamente in disaccordo".

 


INTRODUZIONE

 

 

Il desiderio di promuovere la riflessione e di propiziare il dialogo ha fatto sì che l'Istituto Catalano del Mediterraneo (ICM) realizzasse, alla fine del 1994, una inchiesta indirizzata ai lider de opinion, ad esperti internazionali e a varie istituzioni operanti nell'ambito mediterraneo e in tutti i campi della conoscenza, per mettere insieme una serie di prospettive e di opinioni a contrasto sulle principali questioni che configurano l'odierna realtà mediterranea. Il presente questionario è strutturato a partire da due blocchi all'interno dei quali si intendono inglobare gli aspetti relativi a l'immaginario e la rappresentazione mediterranea, ed a le relazioni nord-sud: conflitti e cooperazione.

Per sapere fino a che punto le rappresentazioni di questo spazio sono condivise dalle due sponde, l'analisi delle risposte è stata eseguita separatamente per gli intervistati del nord e per quelli del sud. Sotto il cluster nord sono stati riuniti gli esperti dei paesi della Unione Europea e di altri paesi rivieraschi del versante nord del Mediterraneo; sotto il cluster sud, invece, gli intervistati dei paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale.

Tanto il campione usato, costituito da esperti di tutto il Mediterraneo, quanto le opinioni espresse, sono serviti da materiale di base per l'organizzazione delle tematiche specifiche del Forum Civil Euromed.  Molti dei problemi analizzati nel corso delle sessioni di lavoro e alcune delle opinioni relative alle modalità di soluzione sono stati già annotati, come indicazioni di tendenza, fra i risultati che presenteremo a continuazione. Bisogna tenere presente che gran parte degli intervistati ha partecipato anche al Forum.

 


L'IMMAGINARIO MEDITERRANEO

 

RAPPRESENTAZIONI MEDITERRANEE

Spazio emblematico della cultura del nostro emisfero, il Mediterraneo ha goduto, nel corso dei millenni, di una egemonia e di una rappresentatività diverse. Abbiamo deciso di testare come sopravvivono  le immagini classiche nella complessità contemporanea di fine secolo.

 

TAVOLA 1

RAPPRESENTAZIONI CHE MEGLIO DEFINISCONO IL MEDITERRANEO DI OGGI

 

Differenze culturali relative alle tre religioni

 

Culla grecolatina della cultura occidentale

 

Territorio aperto ai flussi migratori ed allo scambio

 

Area di attrazione turistica

 

Clima e paesaggi caratteristici

 

Ponte tra il mondo arabo e il mondo occidentale

 

Periferia dell'Europa

 

Cultura che si esprime in modo aperto ed estroverso

 

Confronto e conflitto dominati dagli integralismi

 

Fonte di ideazione e di creatività artistica

 

 

Quali sono le rappresentazioni che meglio definiscono il Mediterraneo di oggi?

La diversità culturale è l'immagine più ricorrente, soprattutto da parte degli intervistati del sud, e raggruppa, infatti, la quasi totalità delle risposte (tavola1). Le risposte degli intervistati del nord presentano, invece, una maggiore dispersività, raggiungendo, in cinque delle rappresentazioni, valori superiori al 10%. E' degno di nota che la caratteristica di "culla grecolatina della cultura occidentale" sia molto ben valutata nel nord, mentre è praticamente nulla nel sud.

A quanto pare, secondo l'opinione degli intervistati, né le visioni negative che sono tanto all'ordine del giorno - come gli integralismi o l'idea di periferia - né altre rappresentazioni idealizzate di questo spazio, come quelle che si riferiscono alla espressività culturale aperta o alla creatività, costituirebbero delle caratteristiche essenziali di questo spazio.


I REFERENTI CULTURALI

La ricchezza culturale e topica del Mediterraneo si è manifestata, nel corso della storia, in ambiti quali la letteratura, le arti plastiche o la gastronomia. Questi temi sono stati inseriti nel questionario a mezzo di domande aperte. C'è da rilevare che, grosso modo, gli intervistati del nord posseggono, ovviamente, delle immagini plastiche del Mediterraneo più definite, perchè c'è una minore percentuale di indecisi tra di loro e anche il grado di dispersività delle risposte è inferiore. Con gli altri due argomenti possiamo notare le differenze che si manifestano in tipi di immaginario distanti.

La rappresentazione di un Mediterraneo classico dell'ordine e dell'armonia, che si è espressa in due momenti chiave della storia dell'arte europea quali il classicismo e il Rinascimento, pare che abbia ceduto il passo, da circa un secolo,  alla valorizzazione dell'eccesso, con luci e linee violente. Questa duplice immagine, di ordine classico e convulsa contemporaneità, è stata inserita nel questionario sotto forma di domanda riguardo alla possibile permanenza di un senso estetico alla base delle manifestazioni artistiche legate a questo mare.

 

L'arte classica e rinascimentale

Crede che l'arte classica e rinascimentale costituisca l'essenza dell'arte mediterranea?

Rispetto all'arte classica e rinascimentale, se le opinioni del nord sono polarizzate, da parte del sud si manifesta, invece, una propensione a negare che le due correnti siano l'essenza dell'arte mediterranea (tavola2).

Tra le risposte positive, risaltano quelle che considerano l'arte classica e rinascimentale come la base dell'arte posteriore, e come la definizione di un paradigma che ricompare in tutta la storia dell'arte fino ai giorni nostri. Viceversa, due terzi degli intervistati si mostrano contrari e motivano la loro opinione con il fatto che si è sviluppata soltanto in una parte dello spazio mediterraneo e che mancano altri tipi di arte che sono pure presenti nell'area.

 

TAVOLA 2

ARTE CLASSICA E RINASCIMENTALE COME ESSENZA DELL'ARTE MEDITERRANEA

 

(INSERIRE I DATI STATISTICI)

 

 

Presenza e permanenza del Mediterraneo nella pittura

Crede che pittori come Picasso, Matisse, Mirò, Dalì, Van Gogh, De Chirico, che hanno dipinto soggetti mediterranei o che hanno svolto la loro opera in contatto con questa regione, siano rappresentativi dell'arte mediterranea?

La maggioranza degli intervistati considera rappresentativa l'opera di alcuni pittori - come Picasso, Matisse, Mirò, Dalì, Van Gogh, De Chirico - che hanno svolto la loro opera su temi mediterranei (tavola 3). La maggioranza degli intervistati assegna il valore di "mediterranei" ai motivi plastici, all'espressività e agli elementi paesaggistici presenti nei lavori di tali artisti. Tuttavia, l'opinione contraria oscilla tra una serie di valori locali ed universali che rendono indefinibile l'arte mediterranea.

 

 

La letteratura  nel Mediterraneo: una visione classica

Quali opere o quali generi letterari di tutti i tempi hanno saputo esprimere meglio, a suo parere, lo spirito mediterraneo?

Nell'opinione di un intervistato su due nel nord, e di uno su tre nel sud, la poesia è il genere letterario che ha dato migliore espressione allo spirito mediterraneo. Anche il romanzo ed il teatro spiccano, sebbene in proporzione minore (tavola 4).

L'opera più citata dagli intervistati del nord è stata L'Odissea, che ha ottenuto il 12% delle risposte. E' da sottolineare inoltre l'alta percentuale di indecisi tra gli intervistati del sud, dato al quale si deve aggiungere la dispersività delle loro risposte.

 

TAVOLA 3

MOTIVI DELLA RAPPRESENTATIVITÀ' DEI PITTORI

 

SI

 

Senza specificare perché

 

Per motivi plastici

 

Per la loro espressività

 

Per gli elementi geografici, paesaggistici

 

Altro

 

NO

 

C'è una grande varietà e pertanto non si può definire un'arte mediterranea

 

Hanno anche delle influenze non mediterranee e non si ispirano al                 Mediterraneo

 

La loro arte è universale

 

Altro

 

Non lo so

 

 

TAVOLA 4

GENERI LETTERARI CHE HANNO SAPUTO ESPRIMERE MEGLIO LO SPIRITO MEDITERRANEO

 

Poesia

 

Romanzo

 

Teatro

 

Narrativa

 

Genere Popolare-orale

 

Filosofia

 

Religione

 

Correnti letterarie

 

Non lo so

 

 

Nel ventaglio di autori citati, e malgrado nessuno di questi risalti sugli altri a livello di risposte, c'è un chiaro riferimento ai classici: Aristotele, Euclide, Erodoto, Omero, Orazio, Platone, Socrate, Virgilio. Ecco perchè la maggior parte dei generi, delle opere e degli autori segnalati sono in grande maggioranza greci, con il 34% delle risposte. Seguono la Spagna, con il 13%, e l'Italia con il 9% (tavola 5).

Altri autori citati sono: Abenjaldùn, Abenjubnir, Rafael Alberti, Vicente Blasco Ibáñez, Boccaccio, Fernand Braudel, Albert Camus, Pierre Corneille, Alexandre Dumas, Salvador Espriu, Eduardo de Filippo, Galileo Galilei, Federico García Lorca, Ismaïl Kadaré, Constantino Kavafis, Lope de Vega, Ramon Lull, Joan Maragall, Ausiàs March, Gabriel Mirò, Marcel Pagnol, Fernando Pessoa, Luigi Pirandello, Jean Jacques Rousseau, Paul Valéry, Voltaire, Katib Yacin.

 

 

TAVOLA 5

PROVENIENZA DELLE OPERE E/O DEI GENERI LETTERARI CHE HANNO DATO MIGLIORE ESPRESSIONE ALLO SPIRITO MEDITERRANEO

 

 

Grecia

 

Spagna

 

Italia

 

Francia

 

Resto del mondo

 

Resto d'Europa

 

Maghreb

 

Non so

 

 

L'alimentazione mediterranea

La domanda relativa ai prodotti alimentari più tipici ha dato come risultato risposte molto varie che vanno da ingredienti generici a piatti tipici diversi (tavola 6). Tuttavia, possiamo osservare che esiste una specie di convenzione ideale: i cereali (riso, grano), il pesce, l'olio di oliva, verdure e ortaggi, zuppe e stufati, agnello, frutta e vino, formano un immaginario alimentare che viene considerato proprio dell'area mediterranea. Praticamente, un intervistato su quattro nel sud considera rappresentativi i derivati dei cereali; mentre per due intervistati su tre della sponda nord sono importanti le verdure, gli ortaggi e i legumi.

Tra i piatti tipici si distinguono: la paella, con il 19% delle risposte; le insalate, con il 15%; il cuscus, con il 12%; la pizza, con il 7% o la boullabaisse, con il 6%. Altre risposte più generiche riguardano ingredienti come il pesce (17%), l'olio (15%), la pasta in genere (13%) e il riso (8%)  (tavola 6).

 

 

TAVOLA 6

PRODOTTI ALIMENTARI TIPICAMENTE MEDITERRANEI

 

Verdure e legumi

 

Cereali, pane e pasta

 

Pesce e frutti di mare

 

Zuppe e stufati

 

Carni

 

Frutta e frutta secca

 

Alcolici

 

Latticini

 

Dolci

 

Non so

 


 

LE CITTÀ' NELLO SPAZIO MEDITERRANEO

Fin dall'antichità la città ha evocato una forte suggestione simbolica, tanto nella sua versione classica, quale fonte dell'urbanistica e dell'idea moderna di cittadinanza, quanto nell'islam, dove si fissò il concetto di città come centro creativo ed organizzativo. In ogni caso, la persistenza e la straordinaria continuità fisica che caratterizzano lo spazio urbano nell'arco Mediterraneo, sono legate, a tutt'oggi, ai concetti di mobilità, varietà e ricchezza sociale e culturale.

 

Potrebbe dire il nome di una città rappresentativa del Mediterraneo?

Barcellona si configura come la città più rappresentativa nell'immaginario urbano mediterraneo: circa un intervistato su quattro la pensa così. Probabilmente, nel formulare questa opinione sono state valutate le sue caratteristiche di città commerciale e cosmopolita. Nel Maghreb ha contato soprattutto l'attrazione dell'antica metropoli, e non a caso Marsiglia è la città più scelta nel sud.

 

TAVOLA 7

LE CITTÀ' PIÙ' RAPPRESENTATIVE DEL MEDITERRANEO

 

Barcellona

Roma

Napoli

Atene

Marsiglia

Alessandria

Tangeri

Cartagine

Firenze

 


 

CORRENTI CULTURALI E CENTRI DI DECISIONE

Il Mediterraneo è stato tradizionalmente il centro delle principali correnti e manifestazioni culturali dell'Occidente. Crede che oggi sia stato emarginato?

Secondo la maggior parte degli esperti consultati (66%), soprattutto quelli del sud, il Mediterraneo è stato emarginato ad opera di altri centri più dinamici.

Sebbene gli intervistati del nord abbiano sottolineato con più forza il ritardo del Mediterraneo, dovuto alla perdita di competitività sul terreno scientifico e tecnologico, pare che tutti siano stati d'accordo nell'osservare che altri centri economici e politici hanno allontanato il Mediterraneo dall'area d'influenza internazionale (grafico 3). In tal senso, la maggioranza delle risposte constata la comparsa di altri poli o centri come l'Europa del Nord, gli Stati Uniti o il Giappone. Minore considerazione è stata assegnata ad altre ragioni, quali il cambiamento dei valori e degli stili di vita. Addirittura, secondo la maggioranza degli esperti, anche alcuni fattori come i conflitti non sarebbero importanti per spiegare questa situazione.

Ad ogni modo, un intervistato su quattro ritiene che proprio questo policentrismo e la sublimazione del paradigma democratico e della comunicazione costituiscano gli elementi che favoriscono la rinascita dell'idea del Mediterraneo, evitando il suo declino. Questa opinione riprende l'idea del Mediterraneo come spazio complesso, e valuta in modo particolare il suo attivo estetico ed artistico.

Gli intervistati del nord sostengono con più forza di quelli del sud che il Mediterraneo gode ancora di una presenza sullo scenario internazionale insieme ad altri importanti centri di decisione. Si spiega così che un 29% del nord contro un 15% del sud abbia opposto un rifiuto a considerare lo spazio mediterraneo come un'area arretrata rispetto ad altri poli d'attrazione mondiali.

 

 

Fig.3 - RAGIONI DEL RITARDO MEDITERRANEO

Ci sono altre zone dell'Occidente che sono il centro delle comunicazioni e dell'universalità 36,4%

 

Per i conflitti 2,3%

 

Mancanza di peso politico 2,3 %

 

Per il cambiamento dei valori e degli stili di vita 10,6%

 

E' rimasto ai margini dello sviluppo scientifico e tecnologico; emarginato nel suo sviluppo economico. 11,7%

 


RELAZIONI NORD-SUD: CONFLITTI E COOPERAZIONE

 

PROBLEMI E SOLUZIONI NELL'AREA MEDITERRANEA

Quali sono i problemi di interesse primario che i paesi del Mediterraneo occidentale dovranno affrontare in futuro?

In questo settore i temi d'interesse si dispongono in una lunga lista all'interno della quale gli intervistati hanno identificato come prioritari alcuni problemi, quali: l'emigrazione, il degrado ambientale, i conflitti etnici e religiosi, il dialogo culturale o l'autosufficienza alimentare.

Come zona di costanti flussi migratori, Il Mediterraneo torna di nuovo in primo piano ed assume, se è possibile, una maggiore importanza nelle risposte degli intervistati del nord che considerano l'emigrazione dei paesi della sponda sud verso l'Europa (tavola 8) come il primo problema di interesse prioritario in quest'area. L'autosufficienza alimentare rappresenta invece il problema fondamentale per un intervistato del sud su quattro. Come è emerso appunto dal dibattito del Forum Civil Euromed, nella sessione dedicata alla questione agroalimentare, si tratta di un fattore chiave per lo sviluppo economico di questi paesi. Infatti, Algeria, Marocco, Giordania, Tunisia, Libano o Siria potevano contare nel 1980 su una copertura alimentare del 25%, mentre nel 1989 questo valore era sceso al 19%.

Si sottolineava inoltre, nel foro sulle migrazioni, che la preoccupazione per gli oltre cinque milioni di emigranti provenienti dai Paesi Terzi Mediterranei si configura per l'Europa come uno dei fattori chiave per le sue relazioni future nell'area. Nel foro si indicavano tre temi di interesse per l'analisi del fenomeno migratorio: il mercato del lavoro, la condizione dell'emigrante come agente di sviluppo e la sua integrazione socioculturale nei paesi di accoglienza.

 

TAVOLA 8

PROBLEMI DI INTERESSE PRIMARIO CHE I PAESI MEDITERRANEI DOVRANNO AFFRONTARE IN FUTURO

 

Emigrazione dei paesi della costa sud verso l'Europa

 

Lotta contro il degrado ambientale

 

Soluzione dei conflitti etnici e religiosi

 

Servire da ponte per il dialogo euro-arabo

 

Autosufficienza alimentare della sponda sud

 

Incremento della spesa per la ricerca e la formazione

 

Creazione di istituzioni finanziarie multilaterali

 

Salvaguardia del patrimonio artistico

 

Gestione del debito estero

 

Garantire la sicurezza energetica

 

 

TAVOLA 9

ADEGUATEZZA/INADEGUATEZZA DELLE POLITICHE E/O STRATEGIE MIGRATORIE

 

Uniformazione della politica migratoria UE mediante il rafforzamento delle frontiere

 

Integrazione del fattore migrazione nelle politiche di cooperazione

 

Accordi con i paesi di emigrazione per stabilire le quote dei nuovi immigranti in Europa

 

Complementarità industriale tra la costa nord e quella sud allo scopo di creare un tessuto industriale ed occupazionale sulla sponda sud

 

INADEGUATO                          ADEGUATO

MOLTO                                        MOLTO

INADEGUATO                          ADEGUATO

 

 

Quali sono le politiche e/o strategie migratorie che lei ritiene più adeguate?

Quali crede che saranno i problemi più urgenti da risolvere nell'ecosistema mediterraneo?

Su questa linea il questionario ha affrontato il tema delle possibili strategie migratorie (tavola 9). Si rileva, in modo maggioritario, una posizione contraria alle politiche restrittive, con l'opposizione di un chiaro rifiuto al rafforzamento delle frontiere estere come strumento per l'uniformazione della politica migratoria della Unione Europea. In tal senso, e in sintonia con le conclusioni del foro specifico sulle migrazioni, sembra che la soluzione al problema dei flussi migratori nel Mediterraneo non debba fondarsi su atteggiamenti di chiusura dei paesi ricettori. Gli intervistati di entrambe le sponde constatano (tra il 60 ed il 65% delle risposte) la necessità di stringere accordi con i paesi di emigrazione, al fine di stabilire le quote di nuovi immigranti in Europa.

L'accordo maggiore si evidenzia nell'ambito della cooperazione internazionale: più dell'80% sul totale degli intervistati considera come una misura adeguata quella di integrare il fattore migrazione nelle politiche di cooperazione; lo stesso dicasi per la complementarità industriale tra la costa nord e quella sud allo scopo di creare un tessuto industriale ed occupazionale sulla costa sud  - 89% per il nord e 97% per il sud - da concretizzare mediante investimenti, decentralizzazione di imprese, etc., con l'obiettivo di creare un tessuto industriale stabile sulla costa sud del Mediterraneo (tavola 9).

Sono stati identificati, infine, altri problemi di interesse prioritario (tavola 8) come il degrado ambientale  e la  soluzione dei conflitti etnici e religiosi che si succedono nell'ambito geografico mediterraneo. Questi due aspetti hanno goduto, durante il Forum Civil Euromed di un riferimento specifico nei rispettivi fori di lavoro (vedi foro 11: Sfide ambientali ed energetiche; foro 7: Dialogo culturale).

In coincidenza con le valutazioni fatte dagli esperti nel corso del foro dedicato all'energia e all'ambiente, la crescita demografica e la sua concentrazione sulla costa viene a rappresentare, nell'opinione comune degli esperti, la sfida più importante che l'ecosistema mediterraneo dovrà affrontare nel prossimo millennio (grafico 4)..

La crescita demografica sarà concentrata essenzialmente sulla costa sud, dove le infrastrutture di accoglienza sono particolarmente carenti sia per quanto riguarda l'acqua, sia per il trattamento dei rifiuti, l'inquinamento o le normative urbane. Tutti questi problemi, connessi alla colonizzazione degli spazi naturali ed ai problemi di agglomerazione (turismo, urbanizzazione, inquinamento, etc.), sono stati presi in considerazione anche dagli intervistati.

Particolare rilievo assume il problema dell'acqua, argomento che ha avuto un ruolo importante nei dibattiti che si sono svolti durante il Forum Civil Euromed. Le risorse idriche, l'approvvigionamento idrico, la desertificazione e l'inquinamento dei corsi fluviali o delle acque stagnanti, costituiscono la seconda grande preoccupazione del bacino mediterraneo (grafico 4).

 

Fig.4 - PROBLEMI PIÙ' URGENTI DA RISOLVERE NELL'ECOSISTEMA MEDITERRANEO

 

Crescita demografica (42,5%)

 

Incendi forestali (1,7%)

 

Turismo/Urbanizzazione (5,1%)

 

Inquinamento (10,5%)

 

Scarsità d'acqua (32,8%)

 


VALORI E MODERNITÀ: DIVERSE PROSPETTIVE

Altro obiettivo del questionario era quello di conoscere l'opinione degli esperti riguardo alle conseguenze che l'influsso di determinate correnti culturali e dei relativi concetti di sviluppo può produrre sui valori e sui comportamenti delle società delle due sponde mediterranee.

Il Mediterraneo è stato e continua ad essere un polo culturale ed artistico di prima grandezza che influenza altre aree geografiche. E tuttavia, col passare del tempo, si è trovato coinvolto in cambiamenti profondi, pur riuscendo a conservare alcuni elementi originari. Attualmente si notano alcune tendenze evolutive che sono legate, in parte, all'intolleranza: nel sud a causa dell'integralismo religioso e nel nord per l'aumento della xenofobia. D'altro canto, il continuo sviluppo delle tecnologie, la loro applicazione a settori diversi della vita produttiva e dei rapporti sociali e, più concretamente, la diffusione delle tecnologie dell'informazione, agiscono come fattori di cambiamento sociale e rendono obsoleta l'idea della distanza geografica.

L'opinione degli esperti del nord e di quelli del sud diverge nel domandarsi se la pressione esercitata dalla modernità, accompagnata da un concetto concreto di sviluppo, possa portare le società della costa sud al verificarsi di fenomeni di integralismo. Oltre la metà degli intervistati del sud (60%) non mette la modernità in relazione con l'integralismo, mentre gli europei sembrano condividere di più l'idea che l'esportazione della modernità possa indurre le società del sud a chiudersi su posizioni integraliste (il 42%, contro il 24% del sud).

Fino a che punto è d'accordo o in disaccordo con le seguenti affermazioni?

 

TAVOLA 10

I CAMBIAMENTI NEL MEDITERRANEO

 

La pressione della modernità può portare le società della sponda sud verso l'integralismo

 

La diffusione delle comunicazioni servirà per conseguire la pluralità culturale

 

Occorre un cambiamento di mentalità sulla sponda sud e un avvicinamento ai valori del nord

 

Ci dirigiamo verso un nuovo equilibrio mediterraneo degli stili di vita in Europa

 

C'è un accordo quasi unanime sull'idea che le comunicazioni possono produrre effetti benefici che si concretizzano nella costruzione graduale della pluralità culturale. Il 44% degli esperti concorda su questa affermazione e si osservano percentuali simili nelle risposte secondo l'ubicazione geografica. Allo stesso modo, il nord e il sud concordano nel rifiutare l'esigenza di un cambiamento di mentalità delle società della costa sud per avvicinarsi ai valori umani dominanti nelle società del nord. D'altra parte, gli intervistati non definiscono bene la loro opinione riguardo a se ci dirigiamo o meno verso un nuovo equilibrio degli stili di vita, visto che le percentuali delle risposte raccolte, affermative e negative,  sono molto simili in entrambi i casi (tavola 10).

 


GLI STRUMENTI DI INTEGRAZIONE

Dopo aver fatto il punto sui problemi prioritari e sulla percezione delle mentalità nel Mediterraneo, è stata inserita una serie di domande riguardo agli strumenti più idonei per portare a compimento un graduale processo di integrazione.

La maggioranza delle risposte propendeva per l'incentivazione della cooperazione interregionale, ovvero l'associazione, di modo che il 48,9% degli europei e il 34,7% degli esperti del sud e dell'est, riconosce la necessità di intensificare le politiche di questo tipo. Gli esperti del sud sostengono anche le prospettive legate alla zona di libero commercio e vanno oltre, prendendo in considerazione l'ampliamento della UE ai Paesi Terzi Mediterranei, per un totale del 30,6%. E' certamente significativa la reticenza che manifestano gli esperti del nord in questo stesso ambito al quale assegnano appena l'8% (tavola 11).

In tal senso, si configura un quadro che è stato posto in risalto durante i fori economici: malgrado l'importanza della creazione di una grande area economica per lo sviluppo dei paesi della costa sud e della costa est del Mediterraneo, e malgrado il considerevole aumento dei fondi di sostegno, questo spazio continua a non poter contare su di un sufficiente appoggio da parte degli agenti privati e dei loro investimenti che sono vitali per lo sviluppo.

Non c'è dubbio, infatti, che il tema della cooperazione decentralizzata è diventato una delle scommesse del futuro e, per conseguire questo obiettivo, il Forum Civil Euromed intende svolgere un ruolo importante nella promozione dei mezzi necessari per intensificare gli scambi, di modo che i rappresentanti della società civile possano diventare i veri protagonisti dello sviluppo comune.

 

TAVOLA 11

STRUMENTI PIÙ' IDONEI PER INIZIARE UN PROCESSO GRADUALE DI INTEGRAZIONE NORD-SUD NEL MEDITERRANEO

 

Incentivazione della cooperazione interregionale

 

Incremento investimenti stranieri produttivi

 

Aiuti finanziari a regioni meno sviluppate

 

Aumento dei programmi di cooperazione tecnologica

 

Assemblea permanente degli Stati

 

Costituzione di una zona di libero commercio all'interno dell'area

 

Risanamento del debito pubblico

 

Ampliamento UE con paesi mediterranei non europei

 

Realizzazione di grandi progetti: Gibilterra, Bosforo, etc.