SESSIONE PRIMA: CONDIZIONI MACROECONOMICHE DEGLI INVESTIMENTI

 

Uno dei fatti più caratteristici delle economie attuali, e che alcuni partecipanti considerano storicamente irreversibili, consiste nella globalizzazione ed internazionalizzazione dell'economia. A partire dalla caduta del muro di Berlino, inoltre, nei Paesi del Mediterraneo del Sud e dell'Est (PSEM) è stata osservata una tendenza all'apertura e alla liberalizzazione che si è accompagnata a profonde riforme economiche. Si impongono la logica del mercato, la liberalizzazione del commercio estero, la riforma dei meccanismi per fissare le tipologie di cambio e le privatizzazioni delle imprese pubbliche.

Nel corso di questa sessione è stata rilevata l'esistenza di determinate restrizioni che limitano le possibilità di investimento nell'area. Tra queste, bisogna ricordare:

 

     Carenza di informazione e di statistiche affidabili necessarie per aiutare gli investitori a conoscere meglio lo stato delle economie ed i mercati del sud.

     Mancanza di soluzioni alla contraddizione esistente fra il bisogno di crescita economica e l'esistenza del debito. Il problema sorge dal fatto che mentre le politiche economiche e fiscali devono essere in espansione per garantire la crescita, il rimborso del debito esige invece un maggiore rigore monetario e fiscale.

 

TAVOLA 2.1

DEBITO ESTERO

(in migliaia di dollari USA)

 

Algeria                                                  Totale                    Pareggiamento del debito

Egitto

Giordania

Libano

Marocco

Siria

Tunisia

 

     Si segnala inoltre il ripiegarsi dell'Europa su se stessa, dovuto a problemi sociali e difficoltà economiche. Tale aspetto fa sì che le attività tradizionalmente decentrate verso i paesi del sud si mantengano attualmente nei paesi del nord.

 

Nell'ambito dell'economia produttiva, si sottolinea:

 

     Scarsa specializzazione e assenza di complementarità fra le economie delle due sponde mediterranee.

     Bassa produttività e scarsi livelli di valore aggiunto, per l'assenza di industrie moderne dotate di tecnologie di punta.

     Investimenti deboli in alcuni settori e risparmio inadeguato: quest'ultimo aspetto non caratterizza esclusivamente le economie del sud ma crea disagi anche nei paesi del Mediterraneo del nord.

 

Le idee presentate in questa sessione comprendono un'ampia gamma di indicazioni e risposte al problema dell'insufficienza degli investimenti:

 

     Una delle proposte riguarda la partecipazione di agenti privati. Si evidenzia la necessità di decentrare e stabilire la cooperazione mediante la partecipazione di elementi della società civile, a livello regionale e locale. Emerge inoltre il bisogno di uno sviluppo circolare delle reti di cooperazione in luogo della promozione di una cooperazione verticale nord-sud.

     Un'altra proposta fa riferimento alla specializzazione in materia di investimenti. Il settore pubblico dovrebbe specializzarsi nei grandi progetti, nello sviluppo dell'infrastruttura di base e nei progetti di interdipendenza regionale. Da parte sua, il settore privato dovrebbe concentrarsi sulla promozione e sul finanziamento dei pym.

     Si segnala la necessità di incoraggiare l'avvicinamento tra i soci potenziali che svolgono la stessa attività, per attivare così il processo di subcontrattazione euromediterranea. Questo consentirebbe di introdurre nel sud un fattore di produttività e di applicazione delle tecnologie che sarebbe fonte, altresì, di conoscenza e di efficienza economica. Altra proposta ancora è quella di incoraggiare gli agenti economici del sud che investono nel nord, affinchè compiano degli investimenti nei propri luoghi d'origine associandosi con i propri colleghi del nord.

     Nell'ambito macroeconomico degli investimenti, emergono delle considerazioni in merito alla partecipazione sociale. Un esempio di ciò è offerto dalla importanza che si attribuisce all'implicazione della donna nella dinamica degli investimenti, con riguardo alla sua riconosciuta capacità di gestione. Bisogna poi prestare attenzione all'economia sommersa che è fonte di crescita, occupazione e creatività, pur non disponendo di sufficienti mezzi finanziari, tecnici ed umani.

 

Infine, sono stati presentati una serie di progetti possibili che sarebbero in grado di generare la cooperazione necessaria tra gli investitori, grazie ad una migliore conoscenza ed un più facile accesso all'informazione sui paesi del sud:

 

     Promozione della cooperazione nel campo della costruzione e degli alloggi che rappresenta inoltre un settore determinante per la stabilità sociale.

     Creazione di un centro di formazione atto a preparare i potenziali investitori sul contesto socioculturale ed economico del sud.

     Promozione del sostegno finanziario e tecnico ai processi di privatizzazione.

     Attivazione di iniziative che garantiscano un avvicinamento più sostanziale tra gli operatori economici che lavorano nello stesso settore.

     Creazione di banche dati sulle economie del sud.

     Creazione di un ufficio di assistenza tecnica per gli scambi e il commercio, per riprendere l'idea di una camera di commercio mediterranea proposta nel corso dei vertici economici di Casablanca (1994) ed Ammàn (1995).

     Redazione, nell'ambito del programma Meda della UE, di una lista di esperti provenienti dalle imprese o dalle camere di commercio, capaci di garantire delle conoscenze applicate ad un costo moderato e a beneficio dei pym del bacino mediterraneo.

     Elaborazione di progetti agroalimentari, in collaborazione con le imprese del nord.