SINTESI FINALE: RACCOMANDAZIONI
E PROGETTI PRIORITARI
Durante la preparazione del foro sono stati presentati circa venti
progetti concreti, oltre a cinque suggerimenti ed ai programmi relativi alle
possibili strategie della UE. Gran parte di questi dati sono venuti fuori nel
corso del dibattito. Sono stati evidenziati i seguenti punti:
I.
Considerazioni generali
• Si consiglia
di avanzare nella decentralizzazione
della cooperazione.
• Nei
prossimi cinque anni si dovrebbe valutare il livello di sviluppo raggiunto dai programmi Meda, insieme al loro impatto
reale.
• Sarebbe
opportuno che, nei programmi di cooperazione previsti, si rispecchi il bisogno
di una definizione chiara e dettagliata del bilancio destinato alla formazione, in rapporto all'ambito
d'impresa.
• Creare
una normativa giuridico-amministrativa
omogenea e flessibile che favorisca l'investimento estero e liberalizzi i
pagamenti esteri. A complemento di ciò, si dovrebbe garantire la tutela dei
diritti di proprietà industriale ed intellettuale.
• Procedere
ad un avvicinamento dei sistemi giuridici,
che dovrà concretarsi in uno sforzo di modernizzazione e adattamento reciproco
delle norme del diritto privato, soprattutto industriale e commerciale.
• Utilizzare
l'arbitraggio come strumento
alternativo per dirimere i conflitti tra gli Stati e gli individui, con
garanzie di indipendenza, competenza ed efficacia.
• Accelerare
i processi di privatizzazione del settore
pubblico, allo scopo di incoraggiare il risparmio interno e di aumentare il
valore redditizio dei progetti di investimento. Questi ultimi potranno essere
su larga scala - con sviluppo di
infrastrutture di base e di interdipendenza regionale nei quali il settore
privato orienterà i propri sforzi alla promozione e al finanziamento delle
piccole e medie imprese.
• Potenziare
i meccanismi per l'armonizzazione dei modelli
di formazione, nel rispetto della peculiarità di ciascun paese e di
ciascuna regione.
• Promuovere
l'analisi e la previsione delle richieste del mercato del lavoro, così come la valutazione dei programmi e delle
attività di formazione in corso nell'area.
• Favorire
l'equilibrio tra il sistema educativo ordinario
e i nuovi modelli di formazione occupazionale e continua, di modo che il
potenziamento di questi ultimi non si compia a danno del primo.
• Potenziare
la cooperazione tra gli agenti economici,
sociali ed istituzionali (in ambito nazionale e sovranazionale) allo scopo
di pianificare, elaborare e completare i programmi di formazione, a livello
orizzontale, bilaterale e regionale.
• In
relazione al capitale umano, si osserva l'esistenza di differenze nei modelli educativi e formativi da risolvere mediante
la regolamentazione in generale, la natura obbligatoria della formazione di
base, le tecnologie integrate ai processi di insegnamento, il riconoscimento
curricolare o la formazione dei formatori.
II. Progetti e
proposte
• Sottoscrivere
un trattato di tutela della proprietà
industriale, ispirato al Convegno di Monaco sulla licenza europea, con
adesione ai convegni internazionali vigenti.
• Creare
un centro di informazione
euromediterraneo che raccolga i dati di natura economica, finanziaria e
giuridica e al quale sarebbero collegati vari enti ed organizzazioni.
• Attivare
un'agenzia di garanzia degli investimenti
che copra i rischi commerciali e che sia in grado di attuare in modo rapido,
autonomo ed autosufficiente sull'aspetto finanziario.
• Creare
un osservatorio dell'occupazione e del
mercato del lavoro, decentralizzato e integrato nell'area euromediterranea.
• Creare
una scuola superiore di formazione
continua su scala euromediterranea.
• Sostenere il settore informale che si
caratterizza per il fatto di non avere a disposizione sufficienti mezzi
finanziari, tecnici ed umani, classificandolo come fonte di crescita ed
occupazione.
• Infine,
dare continuità al Forum Civil Euromed attraverso un organo dotato di una segreteria permanente.