SINTESI FINALE: CONSIDERAZIONI
GENERALI E PROGETTI PRIORITARI
Il foro ha raccolto più di venti considerazioni e 41 progetti concreti.
Tra questi, i più rilevanti sono:
I.
Considerazioni generali
• La crescita della popolazione e la sua
concentrazione nelle aree urbane del litorale sono causa di gravi problemi
energetici ed ambientali.
• L'aumento
del consumo di energia e di acqua nel Mediterraneo rende necessaria una
cooperazione nel campo della gestione dell'acqua, in vista dei progetti per le
infrastrutture energetiche e per l'introduzione di tecnologie pulite ed
efficienti, ivi compreso lo sviluppo delle energie rinnovabili.
• Si
richiedono politiche per l'introduzione di tecnologie di produzione pulita e di gestione dei rifiuti che siano compatibili
con lo sviluppo economico dei paesi dell'area e con il benessere dei loro
cittadini.
• E' necessario,
dunque, potenziare il ruolo della società
civile come motore dello sviluppo del mercato energetico ed ambientale nel
Mediterraneo. Nello stesso tempo, si ritiene necessario il sostegno del settore
pubblico al fine di potenziare le politiche adeguate nel campo energetico ed
ambientale che dovranno ruotare intorno a due assi principali:
- Il sostegno alle azioni miranti alla convergenza dei contesti istituzionali e normativi in materia
energetica ed ambientale.
- L'assegnazione delle risorse
pubbliche necessarie per consolidare lo sviluppo di tali politiche.
• Appoggiare
l'interconnessione delle istituzioni e delle reti mediterranee,
allo scopo di promuovere la sinergia delle attività e dei programmi atti a
conseguire risultati pratici nel quadro della cooperazione euromediterranea.
• Inserire
il dispositivo di precauzione in
tutti i processi di progettazione e di produzione legati all'ambiente e
all'energia, riconoscendo che l'incertezza scientifica non deve impedire che si
portino a compimento le azioni urgenti ogniqualvolta si individua un problema.
• Promuovere
programmi di formazione (indirizzati
a collettivi specifici, formatori e pubblico in generale), in stretta
collaborazione con esperti ed istituzioni mediterranee.
• Per
quanto riguarda le energie rinnovabili
ci si rammarica che la Dichiarazione di Barcellona non abbia fatto riferimento
più esplicito a queste fonti di energia.
II. Progetti e
proposte
• Sessione prima: le infrastrutture
energetiche come strumento di integrazione regionale
- Creare un fondo di garanzia
per coprire i rischi associati agli investimenti nei progetti energetici.
- Dividere per gruppi i progetti specifici presentati, in rapporto ai bisogni di ogni paese o regione.
- Istituire un quadro giuridico stabile che incoraggi l'investimento nel settore energetico.
• Sessione seconda: uso efficiente dell'energia. Energie rinnovabili
- Creare una rete
euromediterranea di agenti implicati nel settore delle energie rinnovabili
e dell'efficienza energetica, allo scopo di promuovere la cooperazione nel
campo della pianificazione energetica e nello sviluppo dei progetti comuni.
- Promuovere la creazione di aree
dimostrative per l'applicazione integrata delle energie rinnovabili.
- Redigere un atlante eolico
della regione mediterranea.
- Elaborare una regolamentazione comune per l'ottimizzazione energetica degli edifici.
- Attivare progetti di elettrificazione di massa, per mezzo di energie
rinnovabili, specialmente quella solare fotovoltaica e quella eolica.
• Sessione terza: la produzione pulita, uno
strumento per la competitività dell'impresa mediterranea
- Fissare definitivamente e diffondere ampiamente il concetto di produzione pulita
- Appoggiare la Rete di Centri di
Produzione Pulita, prossima iniziativa del Programma Mediterraneo di
Assistenza Tecnica Ambientale.
- Istituire dei dispositivi atti ad agevolare la diagnosi delle possibilità di minimizzazione.
- Diffondere ed appoggiare, nella regione mediterranea, la diffusione
delle misure per la minimizzazione che hanno costo zero o un tempo di ritorno
molto breve.
- Promuovere gruppi di lavoro
settoriali che riuniscano tutte le parti implicate nei processi industriali
(imprese, esperti, amministrazioni, uomini di scienza, etc.).
- Promuovere progetti di
dimostrazione sulla costa sud, per iniziativa dei settori più radicati
nella zona.
• Sessione quarta: la gestione e la qualità
dell'acqua, un bene scarso nelle società mediterranee
- Compilare inventari
aggiornati e diversificati sulle risorse idriche, le macchie nere e le potenziali
aree a rischio nelle acque continentali e marittime.
- Creare centri specializzati
per l'analisi, la prevenzione e la risoluzione dei conflitti ambientali legati
all'acqua.
- Raccogliere ed effettuare un'analisi comparativa di tutte le
informazioni possibili sulle normative
e le attività di regolamentazione dell'acqua.
- Promuovere la formazione,
l'informazione e il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie, nei
seguenti ambiti:
• Formulazione
di indicatori per la gestione della qualità dell'acqua.
• Attività
agricole per economizzare acqua.
• Forme di
gestione efficiente dei sistemi idrici.
• Sistemi
di riutilizzazione e di reimmissione in circolo delle acque residuali
domestiche.
• Tecniche
di desalinizzazione delle acque salubri e marine.
- Introdurre, nella pianificazione degli usi del territorio, quelle
limitazioni che derivano dalla realtà idrica ed ambientale locale.
- Promuovere il cambiamento di
condotta dei fruitori, mediante una combinazione equilibrata degli
strumenti normativi, finanziari, educativi e formativi.
- Studiare la possibilità di realizzazione e la convenienza di
un'istituzione multinazionale che possa avallare e finanziare le attività del
settore (investimenti, assistenza tecnica, etc.), iniziativa che si
concretizzerebbe in una Banca dell'Acqua.
Infine, i partecipanti hanno espresso la volontà di costituire un foro permanente per incoraggiare la
realizzazione delle azioni proposte, con l'appoggio dell'Institut Català de la
Mediterrània d'Estudis i Cooperaciò.