SESSIONE TERZA: FORMULE E VIE PER LA COOPERAZIONE

 

Nel corso di questa sessione si è discusso della cooperazione imprenditoriale tra paesi appartenenti a culture diverse e sugli ostacoli che sorgono per l'ingresso di tali paesi nella società dell'informazione. Tra i vari progetti, proposte e lavori di analisi, bisogna ricordare:

 

     Il progetto comune tra l'Iniziativa per la Ricostruzione Industriale (IRI) e Téneo per la promozione della collaborazione industriale in appoggio ai pym. E' stata presentata anche un'analisi sul trasferimento delle tecnologie e sulla formazione delle risorse umane relativamente alla creazione di due imprese in Marocco. Questa esperienza ha evidenziato il bisogno di creare imprese che siano realmente competitive nei processi di investimento internazionale.

     Definire aree specifiche di cooperazione. Tra queste, si annovera la proposta relativa al trasferimento di tecnologie nel Maghreb ed all'installazione  di imprese che si occupino della produzione di attrezzature nel campo energetico.

     Insistere sul bisogno di instaurare delle reti per la telemedicina ed un servizio elettronico per lo scambio di beni, informazioni e servizi (Mediterranean Online).

     Valutare l'opportunità di uno studio programmatico.

     Sottolineare l'importanza delle conclusioni del colloquio di Sophia Antipolis "L'Europa della Ricerca e il Mediterraneo" (1995) come indirizzo di ricerca per il futuro, ed insistere sul ruolo dei centri di specializzazione.

 

Nella fase che precede qualsiasi tipo di cooperazione tra paesi e culture diversi, bisogna tenere nel debito conto l'inadeguatezza della semplice esportazione diretta di modelli e la necessità del rispetto più stretto delle differenze culturali, soprattutto quando si tratta di un certo tipo di tecnologia avanzata.

In tutti i processi di cooperazione bisogna agire per gradi, servendosi di programmi specifici e delle risorse assegnate e percorrendo almeno tre fasi:

 

     Stabilire un primo contatto tra i partecipanti e i futuri soci. Questa fase richiede un certo scambio interpersonale, come quello avvenuto durante il Forum Civil Euromed, per ottenere una conoscenza reciproca.

     Identificare le possibili aree di lavoro comuni, con lo scambio di informazioni dettagliate sui soci, sulle possibilità di ciascuno e sui vantaggi competitivi.

 

Fig. 4.2. 1 MAPPA DEI COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI  1994

 

Fig. 4.2.2 MAPPA DEI COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI  1995

 

 

       Stabilire i risultati per lavorare congiuntamente sulla definizione, la realizzazione e la verifica del progetto.

 

Questo processo non è facile e normalmente richiede un grande impegno delle parti implicate. C'è bisogno dello scambio e dell'elaborazione di una grande quantità di dati e, per questa ragione, le tecnologie dell'informazione possono fornire un sostegno pratico che permetta di risparmiare tempo e risorse.

Sulla base delle precedenti riflessioni, si avanzano tre proposte:

 

       Attivare un Mediterranean Marketplace o mercato elettronico, finalizzato allo scambio di informazioni e ad agevolare la conoscenza reciproca tra gli imprenditori, i membri delle varie amministrazioni e coloro che lavorano nelle università e nei centri di ricerca.

 

Il fax, la posta elettronica lo scambio di archivi - sistemi utilizzati attualmente in questo tipo di lavoro -, offrono vantaggi considerevoli; ma ci sarebbe anche bisogno di videoconferenze per aumentare la conoscenza reciproca tra le persone e conseguire una reale funzionalità corporativa. Si potrebbero usare, in una prima fase, gli strumenti messi a disposizione da Internet, come Mbone (rete troncale per comunicazioni ad alta velocità su Internet). Si potrebbero integrare al sistema nuovi strumenti e l'Integrate Services Digital Network (ISDN) potrebbe servire ad aumentare la sua efficacia. Si avrebbe così un progresso nell'uso e nella diffusione di nuove infrastrutture ed attrezzature nell'area mediterranea.

 

     Le possibilità e i benefici di alcuni servizi avanzati di telecomunicazione sono stati poco divulgati, e gli imprenditori  dei pym non ne sono a conoscenza. Per questa ragione, servizi come l'Electronic Data Interchange (EDI), Electronic Founds Transfers (EFT), o la videoconferenza, registrano un basso livello di domanda.

 

Si raccomanda la promozione delle relazioni tra le imprese di tutti i settori economici, con una incidenza particolare sui pym che utilizzano Servizi Avanzati di Telecomunicazione (SAT). Per conseguire questo obiettivo sarebbe necessario promuovere lo sviluppo dei fornitori di servizi di telecomunicazione che dovrebbero lavorare a livello internazionale.

 

     E' necessario anche incoraggiare le iniziative e i progetti pilota esistenti per lo sviluppo dei mercati pubblici elettronici, soprattutto quelli che potenzierebbero la competitività dei pym. I benefici in alcuni settori - come quelli del turismo, dei trasporti e del commercio -, ed un migliore accesso al mercato, sarebbero visibili a breve termine.

 

Questa sessione sulle infrastrutture e i servizi di telecomunicazione è terminata con il suggerimento di instaurare dei mercati pubblici elettronici globali che dovrebbero essere concepiti come una serie di attrezzature e di servizi di grande importanza strategica. Questi fattori abilitanti serviranno a dare vigore e maggior potere alle attività di marketing e di commercio, sia per i prodotti che per i servizi.

In tal senso, si riportano in sintesi le seguenti conclusioni:

 

     La creazione di sistemi commerciali elettronici richiede l'integrazione di funzioni interattive di marketing che servano a potenziare l'efficacia e l'effettività dei processi commerciali e di vendita. Tali funzionalità si baseranno sull'esistenza di un 'interazione tra il settore multimediale e quello audiovisivo per la quale si richiedono l'istallazione e l'uso di reti di telecomunicazione, servizi ed applicazioni avanzati.

     Non ha senso parlare di sistemi elettronici di marketing senza le funzioni integrate di commercio e di vendita. Pertanto, le strategie per l'introduzione di questi sistemi devono prendere in considerazione strutture ibride di sistemi di informazione, sia quelle a fini informativi (con multimedialità e interattività individuale) sia quelle a fini transazionali (accesso ai centri di pagamento, sistemi computerizzati riservati, acquisto comune).

     Lo sviluppo tecnologico e la convergenza delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni consentirà ai paesi produttori un migliore accesso e controllo sui propri canali, sulle relazioni commerciali e su quelle relative alla distribuzione: tutto questo, sempre sulla base della instaurazione di veri mercati pubblici elettronici e multimediali per il marketing ed il commercio.